Strada dei Parchi, trasporti eccezionali impossibili: ecco perché

Strada dei Parchi e limitazioni ai trasporti eccezionali, la replica della Temar srl: “La richiesta di transito c’è, ma è stata ribadita l’impossibilità al transito per carichi superiori alle 44 tonnellate”.
Nessuna richiesta di trasporti eccezionali da parte di Temar, così aveva risposto Strada dei Parchi all’articolo del Capoluogo.it relativo all’impossibilità da parte di Temar srl di effettuare passaggi di trasporti eccezionali sui tratti autostradali A24 e A25, facendo così intendere che ci fosse possibilità di esito positivo alla questione. È la stessa Temar, però, a precisare la situazione: “Come giustamente evidenziato nell’articolo, Temar srl – che rappresenta una delle più grandi società di prefabbricazione nel centro-sud Italia – è profondamente danneggiata dalle limitazioni imposte ai trasporti eccezionali dalla soc. Strada dei Parchi sui tratti da essa gestiti. Ciò dipende dal fatto che la prefabbricazione ha, tra le sue peculiarità, proprio quella di produrre elementi in calcestruzzo di dimensioni notevolmente superiori a quelli realizzati in opera (come, ad esempio, capriate di circa 40 metri di lunghezza e 43 ton di peso) che hanno bisogno di percorrere, per raggiungere le località interessate, vie di capacità adeguate come le autostrade”.
Al di là dell’aspetto tecnico, però, il “giallo” della richiesta è presto svelato: “È vero, come dichiarato dalla soc. Strada dei Parchi, che non è stata rintracciata alcuna richiesta di transito da parte di Temar srl; ciò è dovuto al fatto che Temar srl non trasporta in proprio ma si affida, per le consegne, a società particolarmente attrezzate per i trasporti eccezionali. Temar srl ha però formalizzato, a seguito delle dichiarazioni di Strada dei Parchi, una richiesta di transito di trasporti eccezionali specificando dimensioni e pesi degli elementi”.
L’esito, quello già anticipato nel precedente articolo del Capoluogo: “La risposta, rapida in verità, ha ribadito l’impossibilità di transito per carichi superiori alle 44 tonnellate (compreso il mezzo di trasporto che da solo pesa mediamente 33 tonnellate) a meno dell’effettuazione, con le onerose spese “il cui costo è commisurato alla conseguente complessità” a carico del trasportatore, delle verifiche tecniche su ognuno dei viadotti interessati dal transito. Cosa che avrebbe dovuto già fare il gestore di un pubblico servizio al quale è stata affidata la gestione di tratti di rete autostradale, al fine di non danneggiare lo sviluppo del territorio in cui è chiamato a svolgere l’attività”.
“È facile dedurre, dalla risposta fornita, che a causa dei costi e delle tempistiche, la soluzione proposta è praticamente non percorribile, rimanendo valida la sola possibilità di transito con carico inferiore a 44 tonnellate, con esclusione di qualsiasi possibilità di effettuare trasporti eccezionali, come riscontrabile sull’ordinanza del Direttore Generale di Esercizio della Concessionaria Strada dei Parchi spa del 2017 n. 21/2017E. Si reitera, con l’occasione, il ringraziamento ad ANASspa per aver permesso, nonostante le innumerevoli difficoltà di percorso,il transito di alcuni trasporti eccezionali su tratti di strada da essa gestiti”.