L’AQUILA – Dibattito acceso nell’ANCE L’Aquila dopo il rinvio delle elezioni. Lente di ingrandimento sui documenti dei due candidati presidente, ma la questione si arena sulla condanna per bancarotta fraudolenta del candidato Eliseo Iannini. Gli associati chiedono i documenti per procedere alla validazione delle candidature.
Il vulnus sembra essere il motivo all’origine dei problemi giudiziari, cioè la società sportiva L’Aquila Calcio. Da una parte i probiviri locali, infatti, ritengono che la condanna, passata in giudicato di Eliseo Iannini per bancarotta fraudolenta a causa di questioni legate al fallimento di L’Aquila Calcio, non infici il percorso di candidatura all’ANCE, dall’altra i probiviri nazionali chiedono chiarezza sulla situazione e sulle carte dei candidati. Così, diversi associati ora vogliono vedere i documenti dei candidati. E’ opportuno rilevare che una situazione analoga ha portato alla decadenza del presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardo, e di tutto il Consiglio, proprio per l’intervento dei Probiviri nazionali. La condanna, anche in questo caso, derivava dalla medesima partecipazione del presidente ad una società sportiva di calcio.
Si trova a questo punto di stallo il dibattito interno all’ANCE, dopo il rinvio delle elezioni dovuto all’intervento, appunto, dei probiviri nazionali. A contendersi la carica, Marino Serpetti ed Eliseo Iannini.
“Si è creata una situazione aberrante – spiega Maria Serena Pacione, titolare dell’azienda di restauro Servizi Integrati Srl – perché in un’associazione che si fonda su principi di trasparenza, dovrebbe essere alla luce del giorno anche la produzione dei documenti per l’accesso alle cariche elettive. Mi sono permessa di fare una richiesta in questo senso in sede territoriale, ma è sembrato avessi chiesto chissà cosa. Solitamente quando si partecipa ad una gara d’appalto si devono produrre documenti essenziali a pena di nullità, tra cui, appunto, casellario giudiziario, carichi pendenti, Durc. O questi documenti vengono prodotti oppure l’azienda viene esclusa, non ci sono alternative. La valutazione di questa documentazione penso sia necessaria anche per i nostri candidati alla presidenza. C’è chi ha questi documenti e chi ha difficoltà a mostrarli, non si capisce perché, anche considerato il fatto che i probiviri locali su quelli sono stati chiamati ad esprimersi”.
“Per questo – prosegue Maria Serena Pacione – uno dei nostri associati ha rappresentato ai probiviri nazionali queste incongruenze e loro si sono espressi sulla necessità di soprassedere un attimo sulla competizione elettorale. Di conseguenza l’attuale presidente ha fermato le macchine. Questa situazione di stallo però si risolverà solo con una valutazione approfondita della documentazione prodotta, magari anche soggetta alla valutazione di un legale. Nel caso sarebbe meglio consultarlo fuori dal territorio, in modo che non sia influenzabile da amicizie e conoscenze. In realtà, i probiviri hanno grande responsabilità: debbono dimostrarsi attenti a tutte le sfumature del caso. Non si capisce come siamo arrivati a questa situazione”.
D’altra parte di precedenti a livello nazionale ce ne sono, come il caso di Salerno, dove il presidente Ance Lombardi è decaduto a seguito di una condanna per bancarotta fraudolenta proprio nell’ambito della gestione di una squadra di calcio, in quel caso la Salernitana. “Se la legge vale per tutti – conclude Maria Serena Pacione – non si può non tener conto di irregolarità con sentenze passate in giudicato in Cassazione, a prescindere dal reato e dal settore nel quale lo si commette”.
