L’Aquila, turisti in ogni angolo della città

L’Aquila sorride alla normalità: tanti turisti in centro ammaliati dall’eleganza del cuore storico della città. La scalinata di San Bernardino è la vera protagonista di questa seconda estate post Covid.

A L’Aquila in questi giorni si vede davvero un bel brulicare di gente: in tanti passeggiano, incuriositi, per le vie del centro. Non solo aquilani, ma tanti turisti, italiani e stranieri. Chiedono informazioni, si fermano a guardare i negozi che hanno riaperto, a fatica, in questi 12 anni.
È frequente trovare qualcuno fermo con gli occhi all’insù, con lo sguardo rivolto alle meraviglie nascoste dietro gli austeri palazzi del centro storico, riportati a nuova vita dopo la furia distruttrice del sisma e che colpiscono non solo chi L’Aquila non la conosce, ma anche chi ha vissuto il terremoto e certi scorci pensava di averli dimenticati, coperti dalla polvere e dalle macerie.

Ci si ferma nei locali del Corso stretto per un caffè o un aperitivo: si chiacchiera, si ride, si sentono musica e risate. L’Aquila aveva bisogno di questo, dopo mesi di silenzi, isolamento, saracinesche abbassate.


Calate le ombre della sera poi, su il sipario sul vero protagonista di questa estate aquilana: il palcoscenico di San Bernardino montato sulla scalinata che, per chi è dell’Aquila, ricorda sicuramente le estati di qualche anno fa, di quelle serate pre sisma che nessuno potrà dimenticare.

Si sente la musica, fino a Santa Maria di Farfa e oltre, le note arrivano fino ai terrazzi di Via Strinella, in queste notti fresche e baciate dal vento che ricordano i famosi “undici mesi di freddo e uno di fresco”.
L’Aquila pulsa di vita, ha bisogno di vita. E non c’è pandemia, o terremoto, che potrà mai spegnere questo desiderio di andare avanti.