Il caso

Chiusura tribunali, qui Vasto-Lanciano: “Stralciato lo Stato di diritto”

Amarezza e delusione dagli Ordini degli Avvocati di Vasto e Lanciano per lo stralcio dell'emendamento per proroga la chiusura dei tribunali. Il presidente Melone: "Stralciato lo Stato di diritto". La presidente Vassalli: "A questo punto possono chiudere, a che servono i tribunali senza democrazia?".

Amarezza e delusione dagli Ordini degli Avvocati di Vasto e Lanciano. Il presidente Melone: “Stralciato lo Stato di diritto”. La presidente Vassalli: “A questo punto possono chiudere, a che servono i Tribunali senza democrazia?”.

È duro lo sfogo degli avvocati per l’improvvisa notizia dello stralcio dell’emendamento che prorogava la chiusura dei quattro tribunali cosiddetti “minori” d’Abruzzo. Da Vasto e Lanciano arrivano durissime critiche all’operato della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, per uno stralcio ritenuto incomprensibile se non derivante da “ordini superiori”. Perché l’emendamento, “entrato” come ammissibile, dopo tre Commissioni favorevoli diventa inammissibile e quindi stralciato per “estraneità di materia”.

Chiusura Tribunali, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vasto, Vittorio Melone: “In una notte è stato stralciato lo Stato di diritto”.

Un fulmine a ciel sereno, dopo l’esultanza per i pareri favorevoli delle varie Commissioni, quello per lo stralcio dell’emendamento che proroga la chiusura dei tribunali cosiddetti “minori”, ma tra cui figura anche l’avamposto di Vasto, ritenuto “argine” alla malavita di “esportazione”.

“Risolta la questione della copertura dei costi – spiega a IlCapoluogo.it il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Vittorio Melone – con il parere favorevole della Commissione Bilancio, non potevamo aspettarci una cosa del genere, anche perché è stato l’unico emendamento a cui è stata contestata l’estraneità di materia, eppure ce n’erano di ogni genere. Ed è stato anche l’unico che aveva l’unanimità. Una decisione inspiegabile“.

Ad ogni modo, il presidente Melone non perde le speranze: “Un avvocato non può perdere la speranza, ma il fatto che tra tutti gli emendamenti sia stato preso di mira proprio questo ci preoccupa. D’altra parte è stato suggerito l’iter del disegno di legge e speriamo che riescano a risolvere tutto in tempi utili”.

Anche perché altrimenti le conseguenze sono note: “L’Europa ci dice che alla distanza di oltre i 60 chilometri i servizi della giustizia sono inefficienti e inefficaci, vanno contro i soggetti più deboli, mentre noi facciamo proprio così, chiudendo i tribunali. Vasto e Lanciano, in periodo che comunque dopo la pandemia sarà endemico per il Covid, dovranno confluire a Chieti, dove non ci sono spazi sufficienti”. Capitolo a parte, i costi: “Non è questione di tariffe di avvocati, ma pensiamo solo a un ufficiale giudiziario che deve operare a Vasto… con la chiusura dovrà partire da Chieti, venire a Vasto e tornare a Chieti, quanto costerà notificare un decreto ingiuntivo? Per non parlare delle attività di polizia giudiziaria, le testimonianze e tutto il resto. Con la polizia giudiziaria di Vasto abbiamo fatto uno studio ed è emerso che per le sole testimonianze per i processi pendenti ci vorranno due milioni di euro“.

Insomma, “noi continueremo a lavorare per salvare i tribunali, convinti della fondatezza delle nostre motivazioni, resta l’amarezza per un’azione che in una notte ha stralciato lo Stato di diritto“. E sull’operato della Presidente Casellati aggiunge: “Alle proteste dei senatori ha risposto che non meritava quel comportamento, per quanto si erano detti alla riunione dei Capigruppo, cosa che evidentemente non si poteva ripetere in pubblico, in Senato. Questo è molto grave e getta ulteriori ombre sulla vicenda”.

Lanciano, la presidente Silvana Vassalli: “Il volere di oltre 300 senatori non vale niente, questa non è più democrazia”.

Ancor più duro il commento della presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lanciano, Silvana Vassalli, che al Capoluogo.it parla di “un comportamento non illegittimo, ma irrispettoso di tutti i senatori. Mi dispiace che sia stata una donna a prendersi beffa di tutti”. Un comportamento inspiegabile per la presidente Vassalli, se non “per sopravvenuti ordini da parte di qualcuno”. Risultato: “Quello che doveva essere l’arbrito, ha voluto battere il calcio di rigore all’ultimo minuto e determinare l’esito della partita, questo è inconcepibile”.

L’avvocato Vassalli non nasconde l’amarezza: “Mi illudono di vivere in democrazia: pago con le tasse 315 senatori che evidentemente non servono a niente se poi una sola persona può fare quello che ha fatto la presidente Casellati. A questo punto i Tribunali possono anche chiuderli: a che servono se non c’è democrazia?”

Amarezza, ma anche preoccupazione: “Quelli di Lanciano e Vasto sono tribunali di frontiera che hanno sempre arginato la criminalità proveniente da fuori regione. Se chiuderanno, i territori saranno lasciati in balia di Camorra e Sacra Corona Unita, le grandi aziende delocalizzeranno; un rischio enorme, perché una persona può andare contro la volontà di oltre 300 senatori eletti dai cittadini. Questa è la democrazia?”

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