L’Aquila su Bell’Italia, l’arte contemporanea del nuovo MAXXI e la bellezza oltre la selva di gru

L’Aquila e l’eccellenza artistica del MAXXI sulle pagine di Bell’Italia, edizione di agosto. E poi la Perdonanza e tutti i luoghi assolutamente da non perdere.
Fa parlare di sé ancora una volta L’Aquila, questa volta sulle pagine di Bell’Italia, grazie soprattutto alla rinnovata bellezza del MAXXI, il gioiello barocco a Palazzo Ardinghelli, recentemente riaperto al pubblico, dopo i lavori di restauro, come sede del Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.
“Una città in fermento, cantiere diffuso dalle mille gru impegnate nella rinascita. Un edificio barocco che rifulge dopo gli sconquassi del sisma del 2009. E un museo che non è solo un museo, ma anche centro di ricerca e luogo di aggregazione sociale”.
Inizia così la descrizione del MAXXI su una delle pagine di Bell’Italia dedicata a L’Aquila, che poi ricostruisce la storia di Palazzo Ardinghelli. Fino al MAXXI di oggi, quello rinato dopo anni di buio.


Parole, descrizioni e immagini: frammenti della bellezza che il MAXXI custodisce, per quanti vorranno godere di qualche ora di serenità e di quella contemplazione che solo l’arte sa regalare. E poi lo spazio sull’Aquila di oggi: con i suoi monumenti restaurati e la possibilità di incamminarsi in montagna, immersi nella natura, passando per le tradizioni che hanno reso L’Aquila, nel tempo, autentico punto di riferimento culturale nazionale. L’Aquila bella, figlia di una Bell’Italia.