Via Nicolaiana marchio registrato, l’AENR annuncia azioni legali contro il Comune di Vasto

L’AENR annuncia azioni a tutela dei propri interessi per l’utilizzo della denominazione di “Via Nicolaiana” per la pista ciclabile a Vasto.
“Via Nicolaiana sono dei marchi europei registrati dell’AENR, acronimo di Associazione Europea NikolaosRoute – La Via Nicolaiana European Route Nicholas of Myra, che rappresento verso gli Enti Pubblici e Privati associati; e sono stati utilizzati dal Comune di Vasto per l’intitolazione della pista ciclabile senza il nostro consenso e pur in presenza di formale diffida“. Così Monia Franceschini, presidente AENR e dipendente Dipartimento Turismo e Formazione Professionale della Capitale che ha accolto il progetto di itinerario nei suoi atti dal 2017, che annuncia al Capoluogo.it azioni legali contro il comune costiero, che a fine giugno ha intitolato appunto “Via Nicolaiana” una pista ciclabile sul territorio comunale.
“In realtà la vicenda risale a qualche anno fa, quando lo stesso Comune aveva utilizzato i marchi a nostra insaputa. In quell’occasione, nel 2017, tra AENR ed ente si era giunti a una composizione pacifica extragiudiziale, con l’impegno del Comune di Vasto di aderire all’Associazione che gestisce l’itinerario (costituita sul modello di AEVF Francigena), da formalizzare con delibera consiliare di ottobre dello stesso anno, ma rimasto ‘lettera morta’; così come l’adesione al partenariato del progetto originale della Via Nicolaiana: depositato, esecutivo con progetti regionali e recentemente aggiornato dall’associazione all’Agenzia Esecutiva Itinerari Culturali Europei del Consiglio d’Europa. Dal 2017 al 2021, quindi, l’accordo bonario con Vasto non è stato rispettato, per cui – appresa dalla stampa della recente inaugurazione della pista ciclabile intitolata proprio “Via Nicolaiana” – l’AENR ha provveduto a inviare diffida al Comune di Vasto ‘alla rimozione dei riferimenti dei marchi Via Nicolaiana’”.
“Il Comune, che conosce bene le dinamiche di adesione agli Itinerari Europei e di disciplinare d’uso dei marchi per la familiarità con la Francigena del Sud, è però andato avanti con l’inaugurazione, e a questo punto l’AENR si è rivolto allo Studio Legale Ventura di Roma per tutelare i propri interessi con diverse azioni che già hanno visto l’invio della “richiesta di accesso agli atti specifici all’iniziativa dell’intitolazione e pregressi fino al 2017, anno di avvio attività di utilizzo indebito di marchi europei di proprietà della scrivente da parte dell’Amministrazione di Vasto”, e alla stesura del procedimento cautelare dei marchi europei da depositare al Tribunale di Vasto , in quanto “la forzata inclusione senza il nostro consenso e conoscenza del percorso ciclabile inteso dalle Amministrazioni di Vasto e di Bari come parte dell’itinerario culturale europeo va a boicottare e danneggiare tutti i soci regolari di AENR sull’attuale assetto del progetto presentato: infatti disattesa l’ultima sollecitazione inviata via pec a regolarizzarsi da parte dell’Amministrazione di Vasto nel 2019, la AENR ha provveduto a lavorare e a far aderire un altro antico pellegrinaggio nicolaiano penitenziale interno , il cosidetto Cammino interregionale di San Nicola sostenuto da Comuni dell’entroterra campano e pugliese, e non più costiero; e lo ha inoltrato come proposta nell’ambito del costituendo Atlante Regionale dei Cammini all’Assessore della Regione Campania, dalla quale il percorso parte per concludersi a Bari, senza toccare Vasto”.
“Proprio dalla prima ricezione di alcuni documenti dall’Amministrazione di Vasto a seguito di accesso agli atti, lo studio legale Ventura ha potuto verificare come la Via Nicolaiana – descritta nel documento di richiesta autorizzazione alla ignara Prefettura di Chieti con i contenuti propri della AENR rilevabili sul suo sito e su quello di Cammini d’Europa – sia stata inserita in una lista che aveva per oggetto l’esclusiva autorizzazione di topomastica dedicata a personalità morte da più di dieci anni. Per tale motivo l’inusitata scelta, in piena campagna elettorale del sindaco uscente, della contemporanea intitolazione nello stesso giorno tanto della pista ciclabile che di altre opere pubbliche invece correttamente dedicate a personalità decedute, e a giovani martiri della mafia”. Inoltre l’AENR ha provveduto a segnalare la questione all’Agenzia Esecutiva per il Programma Itinerari Culturali Europei del Consiglio d’Europa, diffidando dall’accoglimento di progetti concorrenti con utilizzo dei marchi indebitamente utilizzati . “L’aggravante della circostanza – sottolinea infatti dall’associazione il segretario generale Dr. Claudio Nocente, delegato della Comunità Montana X Aniene – è il danno procurato dai concorrenti Enti Locali nel pieno della esecuzione del piano di azione di itinerario da parte della AENR con i suoi regolari Enti Locali, partners ecclesiastici e privati aderenti, proprio durante l’accoglienza di nuovi partners internazionali; detto piano di azione con lo Stato estero entrante era stato comunicato e preventivato con l’Agenzia stessa come accreditamento sullo sviluppo dell’itinerario, in occasione del mese del ciclo di candidatura degli itinerari europei 2021/2022. ”. A tal proposito, l’organizzazione CTU leader nel settore Digital Lex, ha stimato il ripristino d’immagine di AENR dalla massiva distribuzione mediatica dell’evento di Vasto, in circa 17 mila euro.
“Si tratterebbe di un pericoloso precedente giurisprudenziale per le normative europee sulla lotta alla contraffazione, peraltro rafforzate – conclude la AENR -, in quanto anche in presenza di una tutela conclamatamente registrata di un brand con costi di gestione non indifferenti sui contenuti originali e non di uso comune – come poteva essere ad esempio, Cammino di San Nicola – un’aggressiva strategia di acquisizione coatta dei diritti di proprietà altrui da parte di Enti Pubblici che contano su avvocature municipali e reperimento risorse, andrebbe a scardinare la certezza del diritto di NGO e PMI cosi’ caldeggiata dall’Unione Europea”.
Via Nicolaiana, il sindaco Menna: “Siamo un ente pubblico e ci rifacciamo alle norme pubblicistiche”.
“La Via Nicolaiana – ha replicato il sindaco Francesco Menna a Il Capoluogo.it – è un progetto delle istituzioni pubbliche e seguito dai vari Comuni toccati da via; pende il riconoscimento presso le comunità europea e russa; siamo un ente pubblico e ci rifacciamo alle norme pubblicistiche, se si sono problematiche legate a questioni di associazioni private o di altra natura sottoporrò la questione agli uffici competenti, ma mi sembra una richiesta strana: è come chiedere che la basilica di San Nicola di Bari non si chiami in quel modo perché ci sono associazioni con quel nome. Ad ogni modo, se ci sono altri problemi, l’associazione in questione potrà colloquiare con i nostri uffici”.
“Per il resto, – conclude il sindaco – si tratta di percorsi religiosi che seguono una procedura presso i ministeri e la Comunità Europea; Vasto ha uno storico pellegrinaggio risalente al 1600 per andare a San Nicola di Bari, non capisco quale dovrebbe essere il problema a riconoscere questo itinerario che consolida questa bella tradizione”.