L’Aquila Pescara, il viaggio della speranza

4 agosto 2021 | 05:50
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L’Aquila Pescara, il viaggio della speranza

L’Aquila Pescara, il viaggio della speranza. Storie di pendolari e difficoltà di vita reale.

Siamo riusciti a raccogliere diverse storie di viaggio attraverso le quali abbiamo potuto solo immaginare le difficoltà affrontate giornalmente dai nostri concittadini. Vita difficile per i tanti pendolari che da L’Aquila hanno la fortuna di avere un lavoro a Pescara. Purtroppo la fatica e la precarietà non finiscono con l’aver trovato il tanto agognato lavoro; inizia, infatti, la sfida per riuscire a raggiungerlo. Abbiamo ascoltato coloro che più pagano le conseguenze delle quotidiane carenze della Pubblica Amministrazione.

Una persona ci racconta dei molti disagi dovuti alla soppressione della “fermata del Cimitero”, fermata davanti alla quale il pullman passava senza dover allungare la strada e con un grandissimo parcheggio gratuito. “Purtroppo per noi – dichiara un pendolare – hanno deciso di abolire la fermata del cimitero e spostarla davanti alla Questura, dove non ci sono parcheggi e il pullman deve fare una deviazione di 1 km. Inoltre, dopo molti mesi, hanno abolito anche la fermata della Questura ripristinando quella del cimitero, ma con una sorpresa: divieto di parcheggio!”

Un altro pendolare ci ha descritto le difficoltà causate dalla chiusura del casello di Bussi, infatti, sono ormai quasi 2 anni che l’ingresso autostradale è chiuso per chi arriva da L’Aquila costringendo tutti ad allungare i tempi di percorrenza. Un altro pendolare si sfoga dichiarando: “Se vogliamo raggiungere Pescara Nord passando per l’A24/A14, il primo intoppo lo troviamo sotto il traforo del Gran Sasso, ormai da anni con una sola corsia, il secondo riguarda i lavori autostradali che hanno portato a pagare un’autostrada con una sola corsia”. Molti raccontano che a volte per raggiungere Pescara impiegano 2 ore. Fare altre strade, come la statale per Roseto, comporta un’andatura da lumaca a causa dei centri abitati dove da qualche mese hanno installato 4 autovelox con il limite di velocità di 50 km/h.

Inoltre, non si conoscono le motivazioni che, nel post sisma, hanno spinto la TUA (Trasporto Unico Abruzzese) a modificare il percorso no stop per Pescara delle 06:25 rendendolo non più diretto. Un pendolare, molto contrariato, ci spiega che a Bussi, 2408 abitanti, l’autobus fa tre fermate, ognuna a distanza di 30 secondi circa, e riservandone solo una al Capoluogo.

Ci è stato poi segnalato che, durante questa calda estate, più di una volta i pendolari hanno dovuto viaggiare senza aria condizionata. Un ulteriore segnalazione riguarda lo spostamento della biglietteria dal Terminal a via Strinella, con evidenti ed ulteriori disagi.

Una signora arrivata da Bari, per accompagnare il proprio figlio all’Università, ci ha riferito incredula che per raggiungere L’Aquila le è sembrato di dover affrontare un vero e proprio “viaggio della speranza”.

Quanto esposto non vuole apparire come critica a qualcuno in particolare, ma riteniamo giusto che le persone che ogni mattina si alzano alle 5 per raggiungere il proprio posto di lavoro debbano essere rispettate o almeno non penalizzate ulteriormente. Ricordiamoci che viviamo nel Capoluogo. Ormai siamo nel 2021 e mentre si ricordano film come Star Trek del 1966, nel quale gli spostamenti avvenivano con il teletrasporto, ai pendolari di oggi non rimane che guardare pellicole di fantascienza per sperare e sognare di arrivare puntuali a lavoro.