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Paz e la storia di Zanna, tra amicizia e Pescara calcio

7 agosto 2021 | 09:23
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Paz e la storia di Zanna, tra amicizia e Pescara calcio

La storia dell’amicizia tra Andrea Pazienza “Paz” e Marco Masoni, il calciatore del Pescara che ispirò il volto di “Zanna” Zanardi

“Paz”, Andrea Pazienza, durante il periodo degli studi superiori al Liceo artistico del capoluogo adriatico, aveva stretto una profonda e sincera amicizia con un giovane, Marco Masoni, promettente e straordinario giocatore biancoazzurro.

E dietro il viso affilato di “Zanna”, il personaggio alto e biondo uscito dalla matita di Pazienza, lo sguardo cattivo, “da bandito” c’erano i tratti del suo grande amico Marco Masoni.

zanna di Andrea Pazienza

Zanardi, “Zanna”, al secolo Massimo Zanardi, esordì il 5 marzo 1981 sulla rivista “Frigidaire”. Il personaggio rappresentava un liceale perfido e amorale, divenuto rappresentativo della generazione dei giovani italiani dei primi anni ’80.

Lo stesso Pazienza disse del personaggio, in un’intervista: “La caratteristica principale di Zanardi è il vuoto. L’assoluto vuoto che permea ogni azione”.

“Zanna” infatti è un giovane inquieto, si droga, picchia e viene picchiato; rapina, uccide. Tradisce.

Dietro questo giovane cinico, c’era invece la storia “buona”, di una grande amicizia: quella tra Pazienza e Masoni.

Andrea Pazienza arriva a Pescara nei primi anni ’70 per frequentare il liceo artistico dove conosce e diventa amico anche dell’autore di fumetti Tanino Liberatore, conosciuto in tutto il mondo e soprannominato da Frank Zappa il “Michelangelo del fumetto”.

Per anni a Pescara “Paz” frequenta Masoni, calciatore delle giovanili biancoazzurre. Masoni ha due anni in meno, un talento differente. I due per un lungo periodo diventano inseparabili. Stesse abitudini, stesse inquietudini socio-politiche; simili destini e una faccia a unirli, per sempre.

Sì, lo stesso Pazienza lo ammise e molti amici comuni lo testimoniano: quel volto di “Zanna” è disegnato sui tratti somatici del suo amico-calciatore. Una sola differenza: l’amico a cui si ispira non è certo un cattivo.

Intanto il “Paz” dopo il diploma si è trasferì a Bologna, ma i due amici non si sono mai persi di vista. A fine anni ’70 intanto mentre la carriera del Paz era in ascesa, quella di Masoni era al tramonto.

I due sono accomunati anche da un tragico destino: a quarant’anni, nel 1998, Masoni si tolse la vita. Circa un decennio dopo la scomparsa del suo amico “Paz”, che fu trovato morto un giorno di giugno del 1988, per sospetta overdose, a soli 32 anni.

Andrea e Marco, due vite simili, parabole di talenti solo in parte veramente espressi in mondi tanto lontani dal “fare un giro completo” e finire per toccarsi. Nel nome dell’amicizia, nel segno del più perfido dei personaggi da fumetto.