“Cerco operatore per controllo Green Pass”: ristoratore aquilano coperto di insulti sui social

Green pass: dissing sui social nei confronti di un ristoratore aquilano che cerca di figure per aiutarlo a controllare che nel suo locale tutti abbiano il certificato verde.
Così recita un post pubblicato su Facebook qualche giorno fa su una pagina di cerco/offro lavoro su L’Aquila. Un commerciante cerca una figura nata dall’emergenza Covid, che possa controllare i Green Pass fuori i locali. In pratica, si cerca qualcuno per aiutare i gestori dei locali a far rispettare la legge ed evitare anche sanzioni pesanti per i titolari delle attività.
Niente di anomalo, è la legge. Il problema è che il povero ristoratore è stato letteralmente coperto di insulti da chi proprio non vuole esibire il Green Pass fuori un locale, ritenendolo “anticostituzionale”.
Non da tutti ovviamente: diversi colleghi hanno espresso la loro solidarietà, ben capendo l’importanza di far rispettare la legge e controllare che si entri nei locali provvisti di Green Pass.
“Vaccinati o no, qui si stanno offendendo ristoratori che offrono posizione lavorativa. Un po’ di sano rispetto per chi vuol lavorare, grazie! Che siano ristoratori o che siano addetti, c’è gente che ne ha bisogno e va al di là del pensiero vax/ no vax!”, è il commento di una ragazza sotto il post del ristoratore.

Va ricordato: il Green Pass non implica l’obbligo al vaccino, basta un tampone negativo o la negativizzazione accertata dal Covid 19.
Non “ci stiamo trasformando in sceriffi”, come qualcuno scrive sui social, ma è un modo, come altri, per evitare la diffusione dei contagi, soprattutto tra persone non vaccinate.