Edoardo Bennato, il ritorno in città: “L’Aquila esempio della cultura che riparte”

Edoardo Bennato torna a L’Aquila: a Paganica uno dei più grandi rocker italiani porterà la sua travolgente energia. L’intervista in esclusiva al Capoluogo: “L’Aquila esempio della cultura che riparte”.
L’appuntamento, fra i più attesi dell’estate aquilana, è per le 21,30: fa parte del cartellone di eventi allestito dall’amministrazione comunale in attesa dell’apertura ufficiale della 727′ edizione della Perdonanza Celestiniana. Tanti spettacoli pensati per coinvolgere e far brillare anche le frazioni del capoluogo.
Edoardo Bennato non ha certo bisogno di presentazioni: il primo grande rocker italiano, uno dei maggiori rappresentanti della musica popolare italiana, autore, interprete, musicista e tanto altro ancora. Era stato a L’Aquila l’ultima volta nel 2018, per un concerto della rassegna deiCantieri dell’Immaginario, al Palazzo dell’Emiciclo.

E torna sul palco in un momento decisamente difficile per l’arte, la musica e la cultura mondiale, alle prese con la pandemia. Una ripartenza decisamente complicata.
“Non direi che si tratta di una vera e propria ripartenza” sottolinea Bennato ai nostri microfoni. “Potrà essere considerata tale quando tutto ciò sarà veramente finito. In ogni caso è un primo e fortemente desiderato buon inizio. È fondamentale che la cultura riprenda il posto che le spetta in una società che si definisce civile“.
Grandi nomi sui palchi aquilani in questa estate 2021, grazie anche all’incessante lavoro del Comitato Perdonanza: sarà una stagione culturale che lascerà il segno. Vista dall’esterno, che immagine c’è dell’Aquila e della sua capacità di richiamare grandi artisti della musica italiana?
Per quanto mi riguarda, L’Aquila è il simbolo della capacità di resilienza e di resistenza. È una città che ha avuto la capacità di rialzarsi e risorgere dalle sue macerie… o almeno ci prova!
L’Aquila è anche un laboratorio in cui si sperimenta la cultura in sicurezza, non essendo ancora alle spalle l’emergenza sanitaria. Passa anche da questo ruolo e da questo tipo di sforzo, il giusto riconoscimento all’arte?
Certo! Lo dicevo prima. La cultura deve ripartire: in sicurezza, certo. Ma sottolineo: deve! E in questo senso, anche in questo senso, L’Aquila è senz’altro un esempio.
Non solo L’Aquila, tutto il paese è chiamato a ripartire. La rinascita non potrà prescindere dall’arte e dai suoi artisti. Da dove iniziare?
Bisogna iniziare dalla consapevolezza, anche e soprattutto politica, che la cultura deve riprendere il suo posto nell’attenzione generale. Si commette un grave errore se ciò non dovesse accadere…speriamo bene!