Il Mammut cambia residenza, l’errore su un nazionale

Il mammut non cambia casa, è solo l’errore riportato su un quotidiano on line.
“L’Aquila e il Gran Sasso, dove batte un cuore verde e resiliente” , titola così un approfondimento sulla città di L’Aquila pubblicato su Il Sole 24 Ore. (L’Aquila e il Gran Sasso, dove batte un cuore verde e resiliente – Il Sole 24 ORE]

L’articolo che descrive i tesori della città, la storia, il Gran Sasso e le sue bellezze naturalistiche commette un errore.
Accedendo da Porta Rivera, si è accolti prima dal Museo Nazionale d’Abruzzo ospitato provvisoriamente nell’ex mattatoio, dove, tra le varie curiosità espositive, colpiscono l’immaginazione dei bambini il mastodontico scheletro del Mammuthus meridionalis.
Il Mammut è l’indiscusso signore del Castello cinquecentesco dove risiede nel bastione est da sempre. Per la precisione dal 1960, 6 anni dopo il suo epocale ritrovamento, quasi settant’anni fa.
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Era il 25 marzo 1954, quando, in seguito a degli scavi a Scoppito vennero rinvenute le prime ossa dello scheletro. La presenza di giacimenti paleontologici, in quel vasto bacino, era nota già nell’Ottocento. Però il rinvenimento di questo gigantesco scheletro, quasi completo, fece molto clamore.