Verso la ripartenza

Scuola 2021 – 2022, come sarà il rientro tra i banchi

Scuola in presenza, dopo due anni di difficoltà legate al Covid19. Via libera al Protocollo d'intesa per la ripresa, ma i dubbi ancora sono tanti.

Scuola in presenza, dopo due anni a singhiozzo tra dad e tutte le difficoltà annesse e connesse legate all’emergenza Covid19. Via libera al Protocollo d’intesa per la ripresa in sicurezza: ma i dubbi ancora sono tanti.

Si tornerà  quindi a scuola anche quest’anno nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid19.

La premessa è alla base del Protocollo d’intesa siglato tra Ministero dell’Istruzione e Organizzazioni sindacali.

Tanti gli over 12 che saranno vaccinati alla data del rientro, con il personale scolastico (docenti e personale Ata) già vaccinato da mesi. In Abruzzo torneranno sui banchi gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado il 13 settembre.

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Al protocollo seguirà una nota tecnica indirizzata alle scuole, che riguarderà soprattutto l’utilizzo del Green Pass. Quelle del Protocollo, tuttavia, sono indicazioni alle quali dovrà seguire la parola definitiva in merito proprio alla gestione di Green Pass, al distanziamento e ad altre misure che dovranno consentire un rientro in classe in sicurezza per l’anno scolastico 2021-2022.

Parola definitiva che arriverà con l’emendamento al Decreto del 6 agosto, atteso da presidi, insegnanti e sindacati. La conversione in legge dell’emendamento, però – come scrive il Corriere della Seranon ci sarà entro il 13 settembre, data dell’inizio delle lezioni in quasi tutte le regioni italiane.

Primi dubbi riguardano già la questione distanziamento. Se mantenere il metro di distanza tra i banchi è raccomandato, nelle strutture in cui non fosse possibile rispettarlo si adotterebbero misure alternative, ma è escluso il ritorno automatico alla Dad. I sindacati, però, nel protocollo firmato, hanno fatto richiesta in maniera netta del rispetto della distanza di un metro tra i banchi e di due metri tra i banchi e la cattedra.

Altro nodo da sciogliere il controllo del Green Pass. I presidi insistono affinché la responsabilità del controllo della certificazione verde sia in capo alle Asl.

Sui tamponi ai docenti si attende una circolare informativa, mentre sono già stati stanziati fondi per effettuare periodiche operazioni di tracciamento tra studenti.

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A far discutere, in questi giorni, anche la questione aerazione durante l’inverno, per le temperature fredde. Le scuole dovranno dotarsi di filtri e condizionatori. Da definire anche eventuali interventi nell’ambito dei trasporti, finalizzati a scongiurare il rischio contagio sui mezzi.

Scuola, come si riparte: il Protocollo

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è stato categorico: “abbiamo un set di regole chiare, che abbiamo ovviamente dato seguendo le indicazioni del Cts”.

Indicazioni che dicono in maniera molto evidente che tutti coloro che hanno un Green pass sono dentro la scuola, saranno presenti all’inizio della scuola a settembre, “invece coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, ovviamente saranno sospesi”, spiega il Ministro dell’Istruzione.

Infatti, nel decreto emanato dal Governo lo scorso 6 agosto, si legge: “Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

Ricordiamo che l’obbligo del green pass scatta per il personale scolastico il 1° settembre.

Bianchi tiene a sottolineare che “il green pass non è un elemento punitivo, ma una misura di tutela”.

Per gli studenti, che non avranno obbligo di green pass, “stiamo lavorando molto sul sistema del trasporto pubblico locale con i Comuni, investendo 800 milioni di euro, per incrementare l’offerta e garantire la massima sicurezza. Quanto al non obbligo di green pass, abbiamo comunque fiducia nei ragazzi e siamo già a buon livello: è una fiducia ben riposta verso gli studenti“.

Gli istituti scolastici continueranno a collaborare con il Commissario straordinario all’Emergenza Covid19 per avere la fornitura di gel e mascherine, comprese quelle che servono a favorire l’inclusione di alunne e alunni non udenti. Proseguirà, inoltre, la collaborazione con il Ministro della Salute e con i rispettivi Dipartimenti territoriali di Prevenzione per l’attività di supporto alle scuole. Il Ministero dell’Istruzione avrà il compito di garantire una corsia preferenziale che consenta di ampliare il personale scolastico vaccinato.

Gli alunni dovranno restare a casa in caso di temperatura sopra i 37,5° o nel caso di comparsa di altri sintomi influenzali. Previste, inoltre, modalità di ingresso e uscita che evitino qualsiasi assembramento, oltre a specifiche indicazioni per la pulizia giornaliera degli spazi scolastici.

Andrà, ad esempio, garantito costantemente il ricambio d’aria, anche attraverso strumenti meccanici. L’aerazione degli spazi dovrà includere, ovviamente, anche i locali mensa, che dovranno essere gestiti sempre nel rispetto delle disposizioni anti contagio. Il Protocollo – condiviso anche con i componenti del Comitato Tecnico-Scientifico, individua le disposizioni per lo svolgimento di Percorsi per le competenze e l’orientamento (PCTO), delle attività dei Convitti, nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), l’uso dei locali scolastici da parte di soggetti esterni, la gestione dei casi sintomatici.

Confermato il supporto psicologico e pedagogico-educativo al personale e a tutti gli studenti.

Previsti, infine, l’Help Desk per le scuole, che partirà a fine agosto e tavoli territoriali di confronto presso gli Uffici Scolastici regionali, per una gestione capillare dell’emergenza.

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