Green Pass nelle attività, molti i clienti sul piede di guerra: gestore di una piscina a L’Aquila accusata di discriminazione.

Una normale giornata di lavoro, poi la richiesta di Green pass ha scatenato polemiche accese. Una delle titolari della piscina Pianetacqua stava ricontattando i clienti, in vista della nuova stagione delle attività sportive, che riparte all’incirca nel mese di settembre. Tra le informazioni fornite dalla titolare riguardo alle modalità di iscrizione e alle attività in partenza, la precisazione sull’obbligo del Green Pass. Quindi, la risposta, aggressiva e inaspettata.

“Non intendo alimentare economicamente nessuna attività che agisca in modo discriminatorio. Vi prego di togliere il mio contatto dal vostro elenco. Anche se domani vi trovaste nella condizione di non utilizzare un mezzo di così basso livello come il green pass per fare accedere le persone dentro i vostri locali, io non dimenticherò che oggi lo state sostenendo”.

Una risposta accesa, che la titolare ha scelto di denunciare via social, attraverso un post Facebook, con commento che esprime tutta la sua amarezza. “Ricontatti i clienti della piscina e ti aggrediscono così – scrive – lascio a voi ogni tipo di considerazione”.

Il Capoluogo ha contattato la titolare della piscina, Isadora Perrotti, che ci ha spiegato“Noi ci troviamo a fare rispettare le norme stabilite a livello nazionale. Abbiamo tutta una serie di obblighi e doveri da rispettare e quest’anno dobbiamo fare i compiti con questa novità, cioè il Green Pass: le regole sono regole e vanno rispettate. Per quanto mi riguarda, vigilerò sull’obbligo del Green Pass nell’ambito specifico della mia attività. Non capisco perché dobbiamo ricevere risposte di questo tono. Ricordiamo che noi siamo stati i più colpiti dalla pandemia e credo, arrivati a questo punto, che queste modalità siano le uniche opzioni per evitare di chiudere di nuovo, infliggendo un colpo mortale all’intera categoria“.