Elezioni amministrative

Elezioni Capitignano, ipotesi lista unica

Elezioni Capitignano ottobre: si profila l'ipotesi di una lista unica. La nota del Movimento civico.

Elezioni amministrative Capitignano, si profila possibilità di una sola lista.

Il 3 ottobre si vota a Capitignano per il rinnovo dell’amministrazione comunale. La nota, inviata alla redazione, dal movimento civico per Capitignano e frazioni, a firma del coordinatore Pio Fulvi.

“Per la prima volta a memoria d’uomo in una elezione per il rinnovo del Consiglio comunale di Capitignano, diventato autonomo nel 1816 staccandosi dal Comune di Montereale, nel quale fino ad allora era una delle numerose Frazione, si profila la possibilità per gli elettori di scegliere i candidati all’interno di una sola lista.

Il Consiglio comunale nelle piccole entità come la nostra e composto da dieci Consiglieri – 7 eletti nella Maggioranza e tre nella Minoranza- con la presentazione di una sola Lista, qualora la stessa dovesse indicare il massimo dei candidati, verrebbe garantita l’elezione di tutti e dieci i nominativi al di là del conteggio delle preferenze.

Infatti il comma 1 della nuova disposizione interviene sul comma 10 del TUEL e stabilisce che nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, qualora sia stata ammessa una sola lista, risultino eletti “tutti i candidati compresi nella lista, e il candidato a Sindaco collegato”, a condizione: a) “che abbia partecipato alla votazione almeno il 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune ( quorum strutturale); b) “che l’unica lista presentata e ammessa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50% del numero dei votanti (quorum funzionale). Inoltre il co 1-ter prevede che per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune “non si tiene conto degli elettori iscritti all’AIRE (estero) che non esercitano il voto.

Di fronte alle difficoltà di reperimento dei candidati, nonché alle problematiche connesse alla Pandemia da COVID-19, evidentemente il legislatore ha inteso garantire la pienezza dell’Assise Civica anche in mancanza dei componenti della Minoranza. Se qualcuno dovesse chiedersi come mai ci sia solo una lista in campo, la risposta indiretta è insita in una serie di fattori non di poco conto.

Una politica che con la fine dei partiti si è ridotta tristemente all’individualismo estremo, dove ormai da tempo coloro che sono a fine mandato elettorale, senza ascoltare la popolazione e le esigenze della Comunità e del territorio, scelgono motu proprio a tavolino chi dovrà essere il successore e quali dovranno essere i candidati sulla scorta della sola possibilità di garantire la vittoria e non basando quelle scelte su uno specifico programma di interventi o di intenzioni. E sarà anche per questa mancanza totale di coinvolgimento e di informazione che si nota un chiaro e apatico disinteresse da parte del cittadino nei confronti della res pubblica.

Di fronte, quindi, ad un simile quadro, per chi concepisce la politica come mezzo democratico di evoluzione collettiva resta difficile mettersi in gioco soprattutto quando di fronte all’evidenza che tutti seguono la scia di chi detiene il potere senza pretendere, o sognare, nulla di diverso per il paese. La speranza, quindi, è che senza una Minoranza in Consiglio nei prossimi cinque anni che, va ricordato a chiare note, ha come obbligo primario di legge il controllo e degli atti amministraticvi, possa far riflettere il cittadino inducendolo a motivarsi affinchè alle prossime elezioni possa tornare la democrazia che controbilanci i poteri, tralasciando la semplice critica da sfogo nei bar sperando che siano poi sempre altri a dover agire.

Grazie ai social e alla stampa oggi si può ugualmente controllare,informare, segnalare, e anche denunciare qualsiasi tipo di scelta sbagliata, o ritenuta inadeguata da parte della Maggioranza, al di là della presenza di una Minoranza in seno al Consiglio.

Il Movimento Civico resta comunque attivo sul territorio in maniera, si critica, ma anche costruttiva laddove occorrerà, come sinora sempre dimostrato, augurandosi che la nuova Amministrazione abbia gli stimoli giusti per pensare e realizzare quella che da tempo rappresenta una priorità assoluta; perseguire cioè l’idea di rendere il paese sul piano urbanistico il più possibile assimilabile ad un gradevole borgo di montagna, perchè l’opportunità grazie ai contributi per i risanamenti dei numerosi aggregati, che c’era già sin dal 2014, esiste tuttora, ma occorrerà muoversi velocemente perchè di certo quei fondi non potranno essere eterni.

Noi riteniamo che un paese ben arredato e circondato da un ambiente sano e organizzato siano gli unici biglietti vincenti sui quali puntare con tutte le energie possibili per tenere vivo e stimolato il territorio e le Comunità. Diversamente si continuerà nel deperimento, per cui va obbligatoriamente inviato un augurio di buon lavoro e di buona visione del domani a chi verrà a governare Capitignano per i prossimi cruciali cinque anni”.

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