727esima edizione: il bilancio

Perdonanza 2021, un bellissimo viaggio di squadra: L’Aquila non si ferma

200 orchestrali, oltre 30 artisti e un'incredibile macchina che ha lavorato dietro le quinte della 727esima Perdonanza Celestiniana. Il bilancio di un'edizione di spettacolo, rinascita e preghiera.

Si è chiuso il sipario sulla 727esima Perdonanza Celestiniana a L’Aquila, con una grande serata di stelle sul Palco di Collemaggio. Oltre 12mila le presenze: tutti i dati di una festa ricca di eventi, di ospiti speciali, di sorprese e di quella cultura che a L’Aquila non si ferma mai. “Un viaggio bellissimo”.

Si è conclusa con il grande evento corale “L’Aquila ritorna: l’abbraccio alla musica e alla cultura”, ideato dal Maestro Leonardo De Amicis, la 727ma edizione della Perdonanza Celestiniana. Un grande rinascimento culturale, interamente finanziato, organizzato e sostenuto dal Comune del capoluogo abruzzese.

“Dietro un grande successo c’è una grande squadra. È stata una grande Perdonanza, ricca di contenuti, che ha visto in campo uno sforzo immenso da parte di tantissimi professionisti”. Le parole sono del vice sindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, coordinatore di questa Perdonanza, nel day after della serata conclusiva.

La manifestazione, fortemente voluta dal sindaco Pierluigi Biondi e diretta dal Maestro Leonardo De Amicis, è un appuntamento unico nel suo genere, Patrimonio Immateriale dell’Unesco e vetrina per i grandi nomi dello spettacolo e della musica, non solo italiana.

Per cogliere almeno in parte l’importanza e l’impatto sul territorio di questa manifestazione basti snocciolare i numeri che hanno caratterizzato e reso possibile l’edizione di quest’anno.

 727 sono gli anni da cui questo secolare Giubileo viene celebrato.

Solo in questa edizione sono stati 200 gli orchestrali che si sono esibiti nei vari spettacoli; oltre 30 gli artisti che si sono alternati sui palcoscenici allestiti nelle piazze del Capoluogo abruzzese, tra cantanti, attori, danzatori e conduttori; oltre 1000 il personale tra tecnici, copisti, autori, produzione, maestranze che hanno lavorato alla Perdonanza; 10.000 le persone che hanno celebrato il sacro rito della Perdonanza Celestiniana attraversando la Porta Santa della Basilica di Collemaggio; 12.000 le presenze agli eventi organizzati in occasione del programma culturale che accompagna il Giubileo; tra addetti alla sicurezza, protezione civile e personale sanitario i lavoratori coinvolti sono stati oltre 500. Mentre sono stati 300 i dipendenti comunali interamente assorbiti durante la manifestazione nelle attività organizzative della stessa per far sì che la Perdonanza si svolgesse al meglio.

Il gran finale del programma culturale è andato in scena ieri sera dal Teatro del Perdono. Il titolo evocativo “L’Aquila ritorna: l’abbraccio alla musica e alla cultura” racconta molto dello spettacolo realizzato per la città dal Maestro Leonardo De Amicis, che ha diretto, come nell’evento di apertura, l’orchestra del Conservatorio “Casella” dell’Aquila, le corali Schola Cantorum, Corale L’Aquila e Coro del Conservatorio, con artisti d’eccezione.

Il Maestro De Amicis ha aperto lo spettacolo eseguendo un brano incalzante ed epico del grande Maestro Ennio Morricone, “Abolisson”, colonna sonora di Queimada. A seguire sul palco con i loro successi più significativi Ermal Meta, Fabrizio Moro, Dulce Pontes, come in un abbraccio simbolico gli artisti si sono susseguiti in un incontro di voci e colori. Una staffetta che ha visto protagonisti artisti di altissimo livello: Riccardo Cocciante, Monica Guerritore, Stefano Fresi, ma anche I Neri per Caso e la straordinaria partecipazione di Renato Zero.

Perdonanza 2021, le dichiarazioni

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha sottolineato:

“L’edizione 2021 è stata dedicata alla formazione e alla ricerca, sia pensando ai sacrifici che docenti e studenti hanno dovuto affrontare a causa dell’insegnamento a distanza, sia perché investire nella cultura e nella conoscenza significa permettere alle fondamentali sorgenti delle idee nuove di dare forma al futuro. La Perdonanza è spiritualità significata dal fuoco di Celestino che arde sulla torre della basilica di Santa Maria di Collemaggio dal 23 al 29 agosto e dal rito di apertura e chiusura della Porta Santa. Ma è anche festa di popolo – come volle Celestino – attraverso il respiro della cultura che, con le varie forme e linguaggi artistici, tanto più oggi dopo un pesante lockdown, assume un valore indiscutibile”.

Ricordiamo che buona parte dei ricavati dello spettacolo finale saranno devoluti a favore dei lavoratori dello spettacolo che maggiormente hanno risentito dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia.

Il ringraziamento del Maestro Leonardo De Amicis:

“Con una grande festa di viaggio, di cuore e di preghiera si è conclusa la 727° Perdonanza Celestiniana. L’Aquila non si è fermata e anche quest’anno ha accolto musicisti, attori e cantanti, uniti insieme a testimonianza che l’arte, la musica la cultura tutta ci alimentano ogni giorno con la loro bellezza. Costruire in sinergia con il territorio ci ha permesso di realizzare eventi unici nella città e per la città. Ringrazio la forza dei giovani musicisti e di tutti i professionisti che con entusiasmo e instancabilmente hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo viaggio”.

Il vice sindaco Raffaele Daniele ha messo in luce il lavoro svolto dietro le quinte della Perdonanza, quello cominciato dagli uffici comunali dell’Aquila.

“Un evento del genere non si fa da solo. Organizzare un evento così importante, una grande produzione, impiega decine e decine di professionisti specializzati nel settore. Voglio ringraziare i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione per gestire una mole di incombenze apparentemente invisibili, ma enormi e straordinariamente complesse: come i pass per gli spostamenti delle vetture, per la stampa, per i tecnici. E poi, ancora, l’organizzazione, la sicurezza. Tutta una serie di aspetti che erano imprescindibili per la realizzazione dell’evento”. 

“Organizzare gli alloggi degli artisti – continua il vice sindaco – è stato un compito svolto dal personale che di solito si occupa di procedure quali: appalti, gare e altre questioni distanti da quest’attività richiesta dagli spettacoli nel programma della Perdonanza. Sono serviti sforzo fisico e mentale, anche per questo la nostra città deve essere orgogliosa di quanto fatto. La serata conclusiva è un evento irripetibile: se l’evento fosse stato trasmesso da una rete nazionale, avrebbe avuto milioni di ascoltatori e avrebbe richiesto milioni di euro di budget”. 

“Vedere tutti gli artisti salire sul palco e fare i complimenti per la nostra città ‘bellissima, rinata, piena di turisti’ dovrebbe farci riflettere tutti e renderci fieri dell’Aquila di oggi, evitando – magari – un atteggiamento polemico che va a svilire l’impegno e il lavoro di tutti. Se ciascuno di noi imparerà ad amare la nostra città e se ne sentirà protagonista, a prescindere dai ruoli svolti nella società – conclude il vice sindaco Raffaele Daniele – allora L’Aquila sarà pronta per il grande salto di qualità e potrà essere considerata alla stregua di città come Firenze o Bologna. Criticare per partito preso è svilente per l’ambiente, per il territorio e per la storia che L’Aquila ha alle spalle. Inoltre, grandi opere e grandi eventi hanno bisogno della giusta attenzione. Le ricadute positive per il territorio, a 360 gradi, sono tali da compensare ampiamente qualsiasi tipo di sacrificio richiesto dal sogno di diventare grandi“.

 

 

Foto Credits Comitato Perdonanza

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