Palestre al collasso, salvatele! L’appello degli operatori

Una lettera aperta per richiamare l’attenzione su un settore penalizzato da chiusure continue e restrizioni. “Tre centri hanno già chiuso i battenti”
Palestre vittime della pandemia, l’appello degli operatori sportivi: “Votate la mozione per il fondo che scongiurerà altre chiusure!”
Le palestre scrivono una lettera aperta al comune di L’Aquila per chiedere di votare la mozione a sostegno del settore per ottenere un fondo dedicato per permettere ai gestori dei centri di riorganizzarsi dopo le chiusure prolungate a causa della pandemia.
Sebbene palestre, centri sportivi e scuole di danza abbiano potuto riaprire i battenti a giugno di quest’anno, i numeri fatti registrare in questi tre mesi sono ben lontani dalla piena attività. Zero Grahttp://palestrevity ssd, Revolution Dance asd, L’Arabesque centro studi danza asd e Paq Center L’Aquila ssd sono i tre centri che operano in città che fanno un appello forte e deciso alle istituzioni facendosi portavoce anche di altre palestre, centri sportivi e scuole di danza della città.
Già a settembre scorso, dopo il primo lockdown, le iscrizioni risultavano dimezzate rispetto al periodo precedente alla pandemia. Così come ei mesi scorsi, solo una parte degli iscritti, mediamente il 10%, ha frequentato regolarmente le strutture.
“La situazione economica per il nostro comparto è ancora pesante perché ai cali di fatturato si sommano le spese fisse imprescindibili, come i costi per gli affitti e le attrezzature. Aver accolto la nostra proposta di riduzione della tari, la tassa sui rifiuti che chiaramente non abbiamo prodotto durante le chiusure, è stato un primo passo per dare sostegno a un settore che sconta in modo massiccio il peso della pandemia. Tuttavia, molte attività sportive, palestre e scuole di danza nella nostra città rischiano di dover chiudere i battenti proprio perché non è ancora possibile operare a pieno regime”.
Sono già tre le attività del settore chiuse in città nei mesi scorsi.
“Per scongiurare di perdere ulteriori posti di lavoro nel nostro territorio, chiediamo a tutti i consiglieri comunali del capoluogo abruzzese di discutere con la dovuta attenzione la mozione depositata dal consigliere Stefano Albano a marzo scorso in merito alle proposte di sostegno alla nostra categoria, elaborate coralmente in una serie di assemblee”.
“Nel documento, che sarà discusso lunedì 6 settembre, si chiede al Comune dell’Aquila di predisporre un fondo dedicato per permettere ai gestori di riorganizzare la loro attività, di coprire le maggiori spese di sanificazione e di avviare una ricognizione delle risorse stanziate e non spese già nelle disponibilità delle casse dell’ente, come nel caso dei fondi Restart”.
Nel testo si chiede anche al Comune di impegnarsi a intervenire presso la Giunta regionale affinché provveda a istituire misure per l’accesso al credito agevolato coi 10 milioni di euro che il CIPE assegnò alla Regione nel 2018. “Questa proposta risulta oggi di vitale importanza per permettere alle nostre attività di rilanciarsi e diventare nuovamente competitive. Ci riferiamo per esempio alla necessità di rinnovare l’attrezzatura a disposizione della clientela: alcuni gestori hanno dovuto ricomprare gli attrezzi perché le sanificazioni, giuste e necessarie, purtroppo ne hanno comportato il logoramento e la corrosione. Nella mozione si chiede anche di impegnare la Regione a velocizzare le pratiche di erogazione dei sostegni alle attività economiche (Cura Abruzzo), a predisporre ristori per il settore e ad accordare una sospensione dei canoni di abbonamento con la SIAE. Auspichiamo che l’assise aquilana discuta le proposte con atteggiamento costruttivo e voti il documento all’unanimità a prescindere dall’appartenenza partitica dei suoi membri: ne va del futuro di un intero comparto che più di altri ha sofferto e soffre la crisi economica. Un ulteriore rinvio potrebbe essere fatale per alcuni addetti del settore, che aspettano risposte alle istituzioni”.