Le nuove stanze della poesia, Raymond Andrè

9 settembre 2021 | 09:00
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Le nuove stanze della poesia, Raymond Andrè

Raymond André: il ritratto del poeta filosofo, per l’appuntamento con la rubrica Le nuove stanze della poesia.

Laureato in filosofia, ha vissuto e insegnato letteratura a Bergamo, Castelli e Teramo. Ha pubblicato Segnali d’ombra (Andromeda Editrice 1999), Le vetrate di Saint Denis (Manni 2004) silloge con cui ha vinto la X edizione del Premio Renato Giorgi. Suoi testi sono giunti finalisti ai premi nazionali S. Egidio 2001 e 2004, e Poseidonia Paestum 2003. Nel 2009, il Circolo Mario Luzi di Boccheggiano (Gr) – organizzatore del Premio Città di Montieri – gli ha conferito il 1° premio nella sezione MINIERA e il 2° premio nella sezione INEDITI. É presente in Ondate di rabbia e di paura, la voce dei poeti dopo l’11 settembre (Rai-Eri 2002), in 4 poeti abruzzesi (Edizioni Orizzonti Meridionali 2004) in La parola che ricostruisce, poeti italiani per L’Aquila (Tracce, 2010) e in Amici e poeti a cura di Simone Gambacorta (Duende 2011).

NON DIRMI
se hai qualcuno vicino che regge il silenzio per ore
immagina la vastità del suo segreto
non stupirti
del mistero fatto di sabbia
dalla sabbia nasce il vetro
la trasparente finestra sul fenomeno luminoso
il pettirosso non vuole volare dice sottovoce
che la neve
__________ __________ __________ è prossima
tu intanto preparami briciole di pane
o come dici tu __________ __________ molliche

Vespro
Il cielo è alto è da armonica a bocca e campi di cotone
io me ne sto con la mollica di pane rimasta
sul tavolo dell’ospite inatteso
a te mondieu che dicono Sei il signore del granaio
l’imperatore del fiume e del mulino l’attento custode del lievito
del forno della semina
della mietitura
ho poco da chiedere
un sans papiers non ha mai le carte in regola per farlo
dimmi però
di quel gomitolo di piume laggiù nel campo
del generoso ladruncolo che sfrulla tra le stoppie per un chicco
fammi sentire come lo suoni Tu ____________ l’altro nome della terra