Mario Draghi a inaugurazione Parco della Memoria: è una rinascita, il vuoto del dolore sarà riempito dalla vita

28 settembre 2021 | 12:00
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Mario Draghi a inaugurazione Parco della Memoria: è una rinascita, il vuoto del dolore sarà riempito dalla vita

Mario Draghi a L’Aquila all’inaugurazione del Parco della Memoria. “Un dovere ricordare. Oggi ci sono le condizioni per la rinascita. Nascerà in città un centro di formazione tecnica per la Pubblica Amministrazione”

“L’Aquila ha scelto di affidare la memoria del terremoto al Parco della Memoria: un parco, uno spazio aperto, un simbolo del vuoto lasciato da chi è morto. Ma questo spazio è anche simbolo di pienezza. Sarà riempito da tutte le famiglie e dai bambini che qui giocheranno. Il vuoto del dolore sarà riempito da affetto e memoria. E’ simbolo della vita che deve rinascere, traendo forza dalla tragedia. Oggi ci sono le condizioni per farlo”

Così il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, intervenuto oggi all’Aquila all’inaugurazione del Parco della Memoria, a piazzale Paoli.

draghi biondi cinque carfagna: inaugurazione parco della memoria 289 2021

Una cerimonia emozionante, a tratti commuovente: dal palco si sono alternati – prima dell’intervento del premier chiamato ad inaugurare il Parco insieme alla ministra Carfagna e alle altre autorità presenti – il sindaco Pierluigi Biondi e il dottor Massimo Cinque che la notte del 6 aprile ha perso moglie e i due figli.

Parco della Memoria, L’Aquila ricorda le 309 vittime del sisma 2009

Ci sono le condizioni per la rinascita” ha sottolineato Draghi che, nel corso del suo intervento, ha ricordato l’importanza della memoria e della vicinanza dello Stato a L’Aquila e ai territori colpiti dai terremoti del 2009, 2016 e 2017. Con un occhio alle misure prese dal Governo nel PNRR in ottica ripartenza per i territori delle aree interne “A L’Aquila nascerà un centro di formazione tecnica per la Pubblica Amministrazione. È un impegno concreto per la ripartenza“. ha sottolineato

“Una quota del PNRR è destinata ai territori del Centro Italia colpiti dai sismi del 2009 – 2016  e 2017: 1,78mililardi di euro destinati alla ricostruzione sostenibile, al recupero ambientale , ad iniziative per cittadini e imprese. In settimana daremo il via a questo programma: destineremo oltre 1 miliardo per dare vitalità alle comunità locali, in particolare per rendere le città e i borghi sicuri, sostenibili e connessi. Altri  fondi vanno al rilancio economico e sociale: agroalimentare, imprese culturali, turistiche, creative. Realizzeremo centri di formazione: è un impegno concreto per la ripartenza. Le risorse servono ma da sole non bastano: servono le professionalità e le capacità. Abbiamo costruito un modello di governo che punti sulla semplificazione delle procedure e su uno stretto coordinamento delle amministrazioni centrali e territoriali. Vogliamo mettere a frutto l’esperienza dei sindaci, degli amministratori locali: vi siamo grati per il vostro lavoro: queste cose si realizzano solo quando c’è collaborazione, quasi una osmosi”.

Parole che si sposano con quelle pronunciate dal sindaco Biondi che ha lanciato “un patto per la rinascita duratura delle aree interne, elevando il nostro territorio a modello per l’intera nazione”, ricordando le battaglie nate proprio dall’esperienza post sisma – contro il precariato dei lavoratori della ricostruzione a favore delle semplificazioni dei procedimenti per l’edilizia scolastica, su tutte.

E sulla ricostruzione 

“Il Governo deve assumersi l’impegno dell’azione: la ricostruzione procede ovunque ma con velocità diverse. La ricostruzione degli edifici privati è di oltre l’80 per cento nella città dell’Aquila. Ma negli altri comuni del cratere il processo è più lento, soprattutto nella ricostruzione pubblica, che non ha ancora un piano completo. Parlo di scuole, ospedali, strade, chiese: gli edifici che rendono un luogo una comunità. Dobbiamo accelerare, è un obbligo morale che abbiamo verso voi tutti cittadini. Dobbiamo farlo per la ripresa economica: il terremoto dell’Aquila e del cratere ha causato perdite per oltre 200 milioni di euro l’anno. L’11 per cento del valore aggiunto di questa area, cui si sono aggiunti i danni della pandemia. Ma il tessuto sociale dell’Abruzzo è rimasto vivo e dobbiamo continuare a sostenerlo”