Rugby, l’Italdonne alla World Cup: un successo anche aquilano, con Di Giandomenico e Iannucci

L’Italdonne stacca il pass per la World Cup 2022 in Nuova Zelanda. Un successo a forti tinte aquilane, grazie al contributo di Andrea Di Giandomenico, allenatore, e del performance analyst Francesco Iannucci.
Un risultato storico, ancora più significativo nell’anno che vuole segnare la rinascita della palla ovale, che si tinge di forti tinte abruzzesi; tra gli artefici del successo delle donne del rugby ci sono infatti gli aquilani Andrea Di Giandomenico e Francesco Iannucci, rispettivamente allenatore e performance analyst della nazionale.
“Questo successo sugella un lungo lavoro, iniziato da prima della pandemia, e proseguito tra le difficoltà causate dalla stessa, con il contributo fondamentale del territorio, che ha consentito di mantenere il livello di crescita delle ragazze. È un premio per loro e per tutto il movimento, ce lo meritavamo” racconta Di Giandomenico, che traccia la strada che la sua nazionale dovrà seguire in vista dell’appuntamento mondiale in Nuova Zelanda. “La sfida adesso è quella di organizzare un buon piano per la coppa del mondo, continuare a lavorare in questo modo per andare lì e cercare di fare la miglior prestazione possibile, senza pressioni, mettendo al centro il divertimento e la voglia di essere protagonisti, tratti distintivi di questo gruppo”.
Dietro al successo delle ragazze di mister Di Giandomenico, un grande contributo è arrivato anche dal lavoro di analisi delle prestazioni, che non si è fermato ai numeri. “Come staff siamo andati alla ricerca di un’analisi che non si fermasse ai numeri, ma che inglobasse la qualità delle ragazze e la loro capacità d’interpretare il gioco“ svela il performance analyst Iannucci, che lancia un messaggio importante: “nel lavoro svolto c’è un messaggio di concreta equità in rapporto all’efficacia del gioco. Questo per dire che vogliamo parlare di rugby e non limitarci alla divisione tra maschile e femminile. L’efficacia del gioco vive degli stessi principi per maschi e femmine, principi universali sui quali poggia questo sport“.
In chiusura, un augurio al movimento della palla ovale abruzzese: “Il nostro territorio ha grandi potenzialità, l’augurio è di unire capacità e tradizione, creando un contesto che metta al centro la passione, il piacere di giocare a rugby, creando una comunità: basi importanti per ottenere risultati sul campo”.