Demolizione Ponte Belvedere, primo giorno: arrivata una delle tre maxi gru
Arrivata una delle tre gru: iniziate le operazioni per lo svaro di Ponte Belvedere. Le immagini
Consegnato il cantiere per la demolizione del Ponte Belvedere, è arrivata la prima gru per dare il via alle attività previste per lo svaro, come vi mostra Il Capoluogo.it .
Le operazioni preliminari erano cominciate a fine agosto scorso, seppur con qualche complicazione. Si è reso necessario, infatti, disboscare la zona di via Persichetti, un’operazione che non era stata messa in preventivo, non avendo potuto ispezionare l’area durante la fase del sopralluogo. Si è dovuto, poi, dismettere i sottoservizi presenti ancora in zona, anche se non in funzione, e rimuovere la pavimentazione stradale in asfalto.

La fase di svaro, partita quindi ufficialmente oggi, dovrebbe andare avanti per 25 giorni all’incirca. Prevedrà l’utilizzo di tre gru che dovranno provvedere allo smontaggio del ponte e a collocarlo a terra. Operazioni complicate per via della ristrettezza degli spazi fisici. Il ponte, infatti, una volta staccato, dovrà essere ruotato e posto a terra. Terminate le operazioni di svaro, si passerà alla fase di ricostruzione: i tempi maggiori previsti sono quelli relativi alla fabbricazione della nuova infrastruttura.
Il Capoluogo aveva descritto nel dettaglio le modalità di intervento, seguendo l’avvio del cantiere di oggi, giovedì 30 settembre.
Lo smontaggio e il posizionamento del nuovo ponte di Belvedere sono stati affidati all’associazione temporanea di imprese Edimo-Todima. La struttura che prenderà il posto di quella attuale sarà un ponte “strallato”, caratterizzandosi come un forte segno distintivo della città ed una vera e propria piattaforma aerea di belvedere.
L’importo del progetto è di circa 5 milioni e 200mila euro, di cui 200mila euro circa per la demolizione.
Ponte Belvedere, le modifiche alla viabilità.

Contestualmente, a partire da domani e fino al 29 ottobre, via Fontesecco – tratto compreso tra via XX settembre e via degli Ortolani – sarà chiusa al transito delle auto. Sarà ristretta la carreggiata di via Persichetti, nella parte in prossimità del ponte di Belvedere, con istituzione di un divieto di sosta con rimozione su entrambi i lati della strada. Nell’ordinanza, pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune, è previsto che i soli mezzi impiegati nei cantieri della ricostruzione post sisma possano raggiungere la zona di via Sallustio percorrendo viale Duca degli Abruzzi, via Roma, via Bafile, piazza Santa Margherita (detta piazza dei Gesuiti) e via Camponeschi. Dalle 6 di domani, 30 settembre, alle 24 del 29 ottobre sarà vietata la sosta con rimozione su entrambi i lati di via Buccio di Ranallo. Mezzi della ricostruzione a parte, il provvedimento suggerisce dei percorsi alternativi per raggiungere la zona di via Sallustio per il resto del traffico veicolare. In particolare, sarà possibile percorrere corso Federico II, piazza Duomo e via Marrelli, oppure viale Giovanni XXIII, via Fonte Preturo, via delle Carceri, piazza Angioina, via Angioina imboccando da qui via Sallustio. In uscita, invece, da via Sallustio si potrà passare per via Patini verso piazza Duomo, oppure per via Marrelli, piazza Palazzo, corso Principe Umberto e via San Bernardino, oppure ancora per via Buccio da Ranallo, via Fonte Preturo e viale Giovanni XXIII.
Ponte Belvedere, lo sgombero temporaneo del civico 29
Con altra ordinanza (anch’essa pubblicata sull’albo pretorio on line) è stato disposto lo sgombero temporaneo di 40 appartamenti del fabbricato che si trova al numero civico 29 di via Fontesecco, situato proprio al di sotto del ponte di Belvedere. “Si tratta di ovvie ragioni di sicurezza – hanno osservato il sindaco Biondi e il vice sindaco Daniele – l’ordinanza decorre da domani, ma le famiglie interessate sono già state tutte sistemate in alloggi del progetto Case o in strutture ricettive. Potranno rientrare nel giro di 10-15 giorni, allorché saranno terminati i lavori di smontaggio della campata del ponte che sovrasta il palazzo e comunque quando saranno ristabilite le piene condizioni di sicurezza, ma, a richiesta, tenendo conto degli inevitabili disagi che comporta un cantiere di quelle proporzioni, gli appartamenti del Case saranno disponibili per quelle famiglie che vorranno soggiornare fuori delle loro abitazioni fino alla fine dei lavori di ricostruzione del ponte”.