Green Pass, arriva l’obbligo nel mondo del lavoro: cosa cambia dal 15 ottobre

Green pass obbligatorio anche per il lavoro pubblico e privato. Nei tribunali obbligo per magistrati, non per gli avvocati. Cosa cambia: controlli, multe e info utili
Green Pass, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge 21 settembre n. 127, entra in vigore il provvedimento contenente “misure urgenti per assicurare losvolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediantel’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verdeCovid 19 e il rafforzamento del sistema di screening”. I dipendenti delle aziende pubbliche e private, come anche autonomi e partite IVA, si vanno ad aggiungere a operatori sanitari, medici, personale scolastico per i quali già vige l’obbligo.
Per sanitari e medici è previsto in verità l’obbligo vaccinale esteso dal 10 ottobre anche a tutto il personale delle Rsa.
Sarà necessario anche per impiegare badanti o colf presso le abitazioni, ma la verifica non sarà obbligatoria per i liberi professionisti che offrono servizi presso i domicili, come idraulici ed elettricisti. Questi, tuttavia, dovranno mostrarlo se accedono a un luogo di lavoro pubblico o privato.

Saranno i datori di lavoro a dover procedere ai controlli a campione del green pass, o i dipendenti a cui è stato assegnato questo compito.
Ovviamente chi lavora sempre in smart working non dovrà avere il pass, che “serve per accedere ai luoghi di lavoro. In ogni caso, lo smart working non può essere utilizzato allo scopo di eludere l’obbligo di green pass”.
Chi non avrà il green pass sarà assente ingiustificato dal luogo di lavoro e scatterà, sin dal primo giorno, la sospensione dello stipendio. Per chi non sarà in regola, prevista una multa fra i 400 e i 1.000 euro. Il dipendente che viene sorpreso sul luogo di lavoro mentre viola l’obbligo di pass, avrà invece un’ammenda fra i 600 e i 1.500 euro.
Le misure partiranno dal 15 ottobre: analizziamole nel dettaglio.
Green Pass, sospensione fino a 10 giorni per le imprese con meno di 15 dipendenti
Dopo il quinto giorno di assenza non giustificata, perché in assenza di Green Pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili per una sola volta. Non oltre il termine del 31 dicembre 2021.
Green Pass, liberi professionisti
Per accedere a luoghi di lavoro pubblici o privati, al fine di svolgere il proprio lavoro, i liberi professionisti dovranno mostrare la certificazione ai datori di lavoro o ai soggetti che effettueranno i controlli. Nel caso di prestazioni presso abitazioni private, i clienti non dovranno verificare il green pass poiché “non sono datori di lavoro, ma stanno acquistando dei servizi”. In ogni caso però, “è loro facoltà chiedere l’esibizione” della certificazione, così riportano le FAQ del Governo in merito. L’esenzione tuttavia non riguarda le prestazioni di badanti o colf, in quanto impiegate di un privato.
Green Pass, I Tribunali
L’obbligo di green pass sarà valido per i magistrati, ma saranno esentati dall’obbligo avvocati e testimoni.
Dal 15 ottobre, quindi, fino al 31 dicembre, l’obbligo di Green Pass scatterà per: “i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, i componenti delle commissioni tributarie non possono accedere agli uffici giudiziari”, lo si legge ancora nella versione definitiva del decreto. Avvocati, consulenti, altri difensori, periti e ausiliari del Magistrato sono esclusi dall’obbligo.
Tamponi a prezzo più basso
Sarà applicato il prezzo calmierato sui tamponi, non solo nelle farmacie. Dovrà essere abbassato il prezzo in tutte le strutture sanitarie convenzionare o accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, autorizzate dalle Regioni alla somministrazione di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2.
Green Pass: Cinema, Stadi e Teatri
Proprio l’obbligo del green pass ha convinto il Comitato Tecnico Scientifico ad aumentare la capienza negli stadi, nei cinema e nei teatri.
Per la precisione, con la certificazione verde obbligatoria per l’accesso, la capienza degli stadi può essere portata al 75%, mentre per teatri, cinema e sale concerti al 100% se all’aperto e all’80% se al chiuso.
Per le manifestazioni sportive, si legge in una nota del portavoce Silvio Brusaferro, “il Cts ritiene si possa procedere con graduali riaperture degli accessi di persone munite di Green pass agli eventi sportivi. In particolare ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture all’aperto al 75% e per quelle al chiuso al 50% in zona bianca. Il Cts raccomanda che la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone; siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi; ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni”.
Per le manifestazioni culturali, il Cts ritiene si possa procedere “con graduali riaperture degli accessi di persone munite di green pass per cinema, teatri, sale da concerto. In particolare ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture al 100% all’aperto e all’80% al chiuso in zona bianca”. Tale indicazione potrà essere rivista nell’arco del prossimo mese. “Il comitato raccomanda che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi; sia posta massima attenzione alla qualità degli impianti di aereazione; ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni”.
Il Cts rispetto agli accessi ai musei non pone limitazioni, ma raccomanda di garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase con l’eccezione dei nuclei conviventi.
Allentamento graduale delle misure, ma costante monitoraggio, l’indicazione.
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