L'aquila

Restart Abruzzo, 10 milioni di euro per le Pmi del cratere

Restart: Fare impresa. 10 milioni di euro per aiutare le pmi del cratere fiaccate dal post sisma e i disagi dovuti alla pandemia. La diretta del Capoluogo

Restart 10 milioni, strumento a sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese ricadenti nel cratere sismico aquilano 2009.

Un bando importante quello Restart, presentato questa mattina a L’Aquila, a Palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo, alla presenza dell’assessore regionale al bilancio, Guido Liris, del Presidente FIRA, Giacomo D’Ignazio, il Direttore del dipartimento di presidenza, Emanuela Grimaldi, del Dirigente regionale, Filomena Ibello.

Si tratta di un avviso pubblico per la selezione dei CONFIDI per “Restart 10 milioni” di cui alla delibera cipe 25/2018.

Programma Restart, 10 milioni di euro a sostegno delle imprese

Nel caso di Restart Fare Impresa, Fira è da un lato soggetto gestore e dall’altro attuatore, dal momento che il Fondo fornisce uno strumento combinato – concessione di garanzie da parte dei Confidi e contributo a fondo perduto per le aziende – per il sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese ricadenti nel territorio del cratere sismico aquilano 2009.

Un aiuto per le imprese, fiaccate non solo dai disagi ancora evidenti del post sisma, ma anche da tutti i problemi conseguenti la pandemia.

Sono previste due linee di intervento, la A che destina 4,7 milioni circa al rilascio di garanzie ex novo, su finanziamenti fino a 100mila euro, alle micro e piccole imprese attraverso i Confidi selezionati con l’avviso, la linea B che concede contributi in conto capitale per altrettanti 4,7 milioni a fondo perduto, nella misura massima del 40% del finanziamento deliberato, in favore delle micro e piccole imprese beneficiarie del finanziamento bancario garantito con le risorse della linea A.

L’obiettivo dell’intervento è quello di creare uno strumento a sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese ricadenti nel territorio del cratere sismico aquilano e verrà data particolare attenzione a coloro che hanno difficoltà di accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia “a primo rischio”, anche per la copertura della sola liquidità, abbinata alla concessione di un contributo in conto capitale per il rafforzamento patrimoniale.

I risultati attesi dall’attuazione del presente intervento sono, da un lato, l’aumento del numero delle imprese che accedono a prestiti bancari sostenuti da garanzie prestate dai Confidi, dall’altro l’incremento della quota di finanziamenti concessi alle imprese sia in termini assoluti che in termini di dimensione dei prestiti concessi alla relativa garanzia accesa. Infine, il rafforzamento patrimoniale delle imprese.

Il blocco delle tante imprese causato dal Coronavirus, ha avuto un impatto economico importante e questo strumento andrà ad assicurare da subito credito alle Pmi, “sostenendo quella che è l’ossatura dell’economia abruzzese, già colpita da una crisi da cui non è mai uscita”, ha spiegato l’assessore Liris.

“Il bando che presentiamo oggi fa parte della galassia Restart. Siamo tutti strumenti per aiutare le piccole e medie imprese del contesto abruzzese, riferibile al cratere 2009. Uno strumento complementare con altri che porta a 56 milioni di euro i fondi a sostegno per tutto il tessuto economico”.

“I fondi sono così distribuiti, 5 milioni a fondo perduto e 5 tramite i Confidi. Questo è quello che abbiamo reputato essere giusto non arbitrariamente, ma ascoltando le esigenze del nostro territorio”.

“Rientra tra le misure che Fira sta gestendo per adesso e per il futuro. uno strumento per coincidere con le esigenze del territorio. Siamo arrivati a studiare uno strumento combinato: una parte di finanziamento è una di fondo perduto”, è il commento del presidente
D’Ignazio.

“Si tratta di uno strumento a disposizione delle piccole e medie imprese che hanno subito gli effetti drammatici dei lockdown e che erano già in difficoltà negli ultimi anni. Tra fondo perduto, Fesr e altri strumenti sono stati messi in campo 56 milioni di euro”.

La pubblicazione sul Bura è prevista già per domani per il bando rivolto ai Confidi e a seguire sarà pubblicato quello rivolto direttamente alle imprese.

“L’impegno di Fira è essere snelli e veloci nell’istruttoria delle pratiche perché la misura abbia la piena efficacia”, ha aggiunto D’Ignazio. Secondo una stima, le imprese potenzialmente beneficiarie sono tra le 200 e le 300.