Rischio rincari su A24 e A25, 2 euro in più tra Teramo e L’Aquila Ovest

8 ottobre 2021 | 09:41
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Rischio rincari su A24 e A25, 2 euro in più tra Teramo e L’Aquila Ovest

L’AQUILA – Senza Piano finanziario da gennaio 2022 scatterano gli aumenti su A24 e A25: 2 euro in più per la tratta Teramo L’Aquila Ovest, ben 7 euro tra Pescara e Roma.

“In occasione dell’audizione parlamentare presso la Commissione VIII Ambiente della Camera dei Deputati, l’ing. Mollo, Amministratore delegato di Strada dei Parchi, concessionaria dell’autostrada A24/A25, ha sottolineato l’urgenza dell’approvazione del PEF (Piano Economico Finanziario) per completare la messa in sicurezza antisismica di cui l’infrastruttura necessita, dopo 9 anni di continui rinvii. Lo strumento del PEF consentirebbe al contempo di scongiurare l’aumento dei pedaggi che, secondo la formula stabilita per la convenzione, subiranno un incremento del 34% al 1° gennaio 2022. Le tariffe, infatti, sono bloccate dal 2017 e hanno subito tagli già dal 2015 per effetto di una serie di decreti interministeriali. Questo blocco ha determinato una sorta di palla di neve in continua espansione che rischia di innescare una valanga in base alla formula stabilita dal contratto di concessione”. L’allarme arriva direttamente da Strada dei Parchi, a seguito del citato incontro in VIII Commissione.

Con un 34% di aumento, i conti sono presto fatti: ben 7 euro in più per andare da Pescara a Teramo, +6,20 tra Teramo e Roma, +2,10 tra Carsoli e Roma, 2 euro tra Teramo e L’Aquila Ovest, +1,90 tra Sulmona e Pescara, +1,70 tra L’Aquila Ovest e Avezzano.

Intanto la deputata dem Stefania Pezzopane ha annunciato la presentazione di un emendamento al dl Infrastrutture per bloccare i rincari: “Ho chiesto ed ottenuto in Commissione Ambiente l’audizione urgente di Strada dei Parchi. Sono intervenuta per stigmatizzare ogni riferimento ad aumenti paventati delle tariffe autostradali e per sollecitare l’avanzamento dei lavori nelle gallerie e sui viadotti, dove la circolazione è spesso limitata ad una corsia con rallentamenti che aumentano i tempi di percorrenza e i disagi. Erano presenti il Dott. Fabris e l’Ing. Mollo che hanno illustrato lo stato di avanzamento dei lavori e le difficoltà conseguenti alla mancata approvazione del PEF atteso dal 2013. […] Chiedo al governo di approvare il Pef  elaborato dal Commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato a seguito di sentenza che attivava i poteri sostitutivi per inadempienza del Minustefo. […]Il nostro emendamento punta subito a bloccare le tariffe, ma il nostro obiettivo è messa in sicurezza e modernizzazione con il Pef”.