Santo Stefano di Sessanio riabbraccia la sua Torre Medicea: l’inaugurazione

L’inaugurazione della Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio: 12 anni dopo la comunità riabbraccia il suo simbolo più bello. Le immagini e le emozioni della Giornata della Rinascita
Cerimonia di inaugurazione della Torre medicea a Santo Stefano di Sessanio, dopo i lavori di ricostruzione sull’edificio storico. Santo Stefano ha di nuovo il suo simbolo.
L’evento, denominato “Giornata della rinascita”, ha avuto inizio alle ore 10. Presenti per l’occasione, insieme al sindaco Fabio Santavicca, il Capo Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il Capo Dipartimento di Casa Italia, Elisa Grande, Raffaello Fico, titolare dell’USRC, Giovanni Legnini, Commissario Straordinario per la Ricostruzione sisma Centro Italia, il vice presidente del Consiglio Regionale, Roberto Santangelo, l’assessore regionale Guido Quintino Liris, l’onorevole Gianni Letta, Carlo Presenti, Struttura di Missione Sisma 2009 e Bruno Gori, progettista e direttore dei lavori.

Alle 13 la benedizione della Torre Medicea, da parte di S. E. monsignor Fusco, vescovo di Sulmona-Valva.
Di seguito qualche immagine dalla cerimonia inaugurale.




La nota indirizzata alla stampa dell’assessore regionale Guido Quintino Liris
“La riconsegna della Torre medicea, simbolo di Santo Stefano di Sessanio, rappresenta una festa non solo per la comunità del paese, ma per l’intero comprensorioche oramai da anni – anche grazie all’intraprendenza e al coraggio di numerosi imprenditori e operatori turistici – si identifica in quel monumento e in quel borgo, capace di attirare turisti da ben oltre i confini nazionali”.
Così l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, in occasione dell’inaugurazione della torre al termine dei lavori di restauro, che ha riconsegnato all’antico borgo lo storico skyline da cartolina.


“Santo Stefano di Sessanio è stato capace di costruire un autentico brand territoriale, conosciuto sin dall’altro capo del mondo e grazie al quale è aumentata l’attrattività di un intero sistema locale”, ha aggiunto. “Potremmo parlare di un vero e proprio case history al quale altri comuni potrebbero e dovrebbero ispirarsi, anche per invertire la tendenza che vede le aree interne e svantaggiate spopolarsi e soffrire di carenze di servizi”.
“Oltre all’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Santavicca, ringrazio l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere”, ha concluso Liris, “che si è occupato del recupero costato circa 1,5 milioni di euro”.
Santo Stefano di Sessanio e la rinascita della Torre Medicea, la nota del vice presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo
Presente alla manifestazione, in rappresentanza del Consiglio regionale, il Vice Presidente Vicario Roberto Santangelo.“Giornata della Rinascita questo il nome dell’evento odierno che racchiude e rappresenta egregiamente lo spirito, la voglia e la necessità di lasciarsi alle spalle i ricordi del sisma devastante”, ha dichiarato Santangelo.
“Quello di oggi è un altro tassello importante a testimonianza della ricostruzione che prosegue e che continua a restituire ai cittadini i simboli della nostra tradizione. La Torre Medicea rappresenta la storia di Santo Stefano di Sessanio, filo conduttore tra passato e presente e volano attrattivo per un turismo che si orienta sempre di più alla rivalutazione dei borghi e alla riscoperta di uno stile di vita a misura d’uomo. Storia, arte e cultura, anche gastronomica con la sua famosa lenticchia, rappresentano un mix vincente. Santo Stefano di Sessanio oggi ha riconquistato un pezzo del suo patrimonio architettonico, ricchezza di questo borgo famoso nel mondo. Un ringraziamento sentito a tutti i presenti e in particolare ai rappresentanti delle Istituzioni che a vario titolo hanno contribuito alla ricostruzione della Torre Medicea”, conclude Santangelo.
Il Capoluogo vi ha raccontato le fasi principali dei lavori
“In seguito al sisma del 2009 – ricorda l’ingegner Domenico Gioia, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune – la Torre medicea è quasi completamente crollata. In piedi restava soltanto una parte muraria di altezza variabile, dai circa 3 metri e 50 a 3 metri e 80″.
“È stato necessario, logicamente, intervenire, nell’immediato post sisma, mettendo in sicurezza quanto restava della struttura. Si è proceduto, quindi, a rimuovere le porzioni di muratura a rischio crollo, che avrebbero potuto costituire un pericolo per la pubblica incolumità. Inoltre, è stata realizzata una protezione nella parte sommitale della Torre”.
Un intervento, questo, che era finalizzato a mettere in sicurezza l’edificio, pesantemente danneggiato, in attesa che si procedesse all’iter per dare il via ai lavori di ricostruzione.
“Il materiale recuperato dalla Torre danneggiata è stato conservato accuratamente, sistemato in un sito comunale apposito, in attesa di poter riutilizzarlo nell’opera di ricostruzione della Torre medicea. I lavori di ricostruzione, partiti nel luglio del 2018, sono durati 3 anni. Nel mezzo c’è stata qualche inevitabile sospensione e alcuni rallentamenti: in parte nei periodi invernali, in parte causa pandemia. Le operazioni sono state eseguite dall’impresa Fracassa”.
Per i lavori di ricostruzione dall’USRC è arrivato un finanziamento di 1 milione e 105mila euro.
“La particolarità dell’intervento di ricostruzione è stato il riutilizzo dei materiali recuperati, che permetterà, in questo modo, di restituire una Torre medicea nei suoi materiali originari. Sono stati rimessi in opera conci di pietra delle murature, parti lapidee, mensole, così come gli imbotti di porte e finestre. Inoltre, sono stati adottati tecniche e materiali strutturali compatibili , coadiuvanti da diaconi, cerchiature e tirantature: tutto questo, per spiegarne la funzione in parole povere, ha lo scopo di garantire staticità all’intero involucro strutturale della torre”.
“Ora – conclude l’ingegner Domenico Gioia – siamo pronti per la riapertura. Questa ricostruzione ha assunto i caratteri di un’opera di istituzione e di riproduzione della memoria per il territorio di Santo Stefano di Sessanio. La riedificazione della torre è stato sicuramente il passo più significativo per il recupero del patrimonio storico architettonico del comune”.