Francesco Menna confermato sindaco di Vasto: “Nemmeno un minuto all’ozio”

Francesco Menna pronto a riprendere la guida di Vasto dopo la vittoria al ballottaggio: “Nessun minuto all’ozio e alla perdita di tempo”.
È pronto a riprendere le redini dell’amministrazione comunale di Vasto, Francesco Menna, confermato alla carica di sindaco dal ballottaggio con Guido Giangiacomo, vinto con il 62,17%. “Nessun minuto all’ozio e alla perdita di tempo” ha assicurato il primo cittadino già all’esito del risutato elettorale. “È stato un risultato travolgente – ha sottolineato Menna a caldo – determinato da lavoro, presenza costante e dal concetto di famiglia unita applicato alla politica. L’affetto di queste ore è la cosa più bella che potessi aspettarmi. Adesso però bisogna anche vincere l’astensionismo, perché la politica è bella, quando è fatta col sorriso e con la correttezza, con spirito di servizio e disponibilità”. Un pensiero, naturalmente, a chi non c’è più: “Non solo a Luciano Lapenna, ma anche ai tanti che ci hanno lasciato a causa del Covid 19“. Per quanto riguarda il rapporto con l’opposizione: “Come abbiamo fatto negli anni precedenti, continueremo a lavorare insieme, anche se da banchi diversi. Mi aspetto un’opposizione costruttiva“.
Anche per il sindaco di Vasto, però, è già tempo di pensare alla Giunta comunale: “Sarà una squadra rinnovata, con tanti giovani e personalità d’esperienza che comunque collaboreranno con noi”. A facilitare la spinta verso una Giunta giovane, l’esito del primo turno, che in casa PD ha fatto registrare numeri da record per Anna Bosco, già assessore nella precedente amministrazione, e per Nicola Della Gatta, i quali hanno superato i “decani” Giuseppe Forte e Lina Marchesani. Grande consenso anche per Paola Cianci, di Sinistra per Vasto, che quindi dovrebbe essere riconfermata in Giunta, forte delle 571 preferenze. Buona performance anche per Alessandro D’Elisa, proveniente però dai banchi dell’opposizione, che potrebbe dare qualche grattacapo in più per la scelta degli altri assessori. I posti infatti sono limitati, soprattutto rispetto al numero dei partiti che compongono la coalizione e che quindi ovviamente chiederanno rappresentanza.