Insulti a Stefania Pezzopane: “Inutili malvagità”

L’AQUILA – Attacco alla deputata dem Stefania Pezzopane, odiosi riferimenti all’aspetto fisico e accostamenti irripetibili.
“Cosa provo ad essere oggetto di tali morbose attenzioni? Distanza siderale da questi individui e modi di fare”. Così la deputata dem Stefania Pezzopane che risponde a uno scritto su Facebook che IlCapoluogo.it non intende riportare per non dare visibilità agli odiosi concetti espressi e al loro autore. Invitiamo inoltre i lettori a non commentare su Facebook quello stesso attacco, in quanto anche i commenti critici lo farebbero “galleggiare” e avere ulteriore visibilità, che certamente non merita.
Riportiamo invece la reazione dell’onorevole Pezzopane: “Così si intende alimentare odio verso di me ai fimi di una infima battaglia politica? Io non ho paura. I Greci e i Romani mi avrebbero buttata appena nata dalla Rupe Tarpea perché deforme? Pensieri di questa natura – vera e propria minaccia – li lascio analizzare da altre competenze. So che mia madre e mio padre mi hanno stretta a sé quando sono nata. Ma se qualche orco mi avesse lanciata dalla rupe, mi sarei messa a volare piccola e leggera, come faccio da sempre, quando cercano di buttarmi giù con asprezze, colpi bassi e giudizi intossicati. Si va avanti, a volo d’aquila, con l’intelligenza e la serenità che ho ereditato dai miei genitori e che ho nutrito senza inutili malvagità. Più forte di prima”.
Solidarietà anche dalle Democratiche abruzzesi che “esprimono tutta la loro solidarietà per l’ennesimo attacco a Stefania Pezzopane “una donna che tanto ha fatto per la propria città e continua a fare – dichiara Lorenza Panei Portavoce della Conferenza delle democratiche abruzzesi – e che qualche suo concittadino misogino non perde occasione di attaccare. L’ultimo attacco, sicuramente di natura politica, di un ex professore universitario è davvero ignobile. Stefania Pezzopane è una colonna portante della nostra Conferenza, si adopera sui territori e in parlamento per contrastare e cambiare la cultura misogina che in Italia consente ancora oggi di usare la non-conformità alla norma etero-patriarcale come clava contro le differenze, elementi di arricchimento e non già cose di cui vergognarsi. La mancanza di pudore, educazione, responsabilità di questo “signore” sono eclatanti e per questo vanno pubblicamente denunciate le sue parole imbarazzanti e inutilmente cattive. Ci auguriamo quindi che la solidarietà giunga da più parti, anche dalla CPO della Regione Abruzzo che a suo tempo si espresse per difendere Giorgia Meloni fatta oggetto di offese volgari e sessiste “poiché chiunque si rivolge ad una donna con simili volgarità, con tali epiteti, indipendentemente dall’appartenenza politica, merita di essere denunciato nelle sedi opportune”.