Mammut, le polemiche che infiammano il web

Neanche il Mammut è esente dalle polemiche. Con il caos prenotazioni sui social è scoppiata la guerra, alla ricerca del colpevole. E in molti sono andati fuori strada
Considerata l’importanza dell’evento, del resto, era prevedibile che si verificasse una situazione simile di ingorgo. Non si è perso tempo nella ricerca delle responsabilità, ma si è cercato il capro espiatorio.
A farne le spese, questa volta, soprattutto il sindaco del Comune dell’Aquila, che si è ritrovato accusato di una modalità organizzativa che, in realtà, non ha curato, né direttamente né indirettamente con i suoi uffici. Complice il post in cui proprio il primo cittadino esortava gli aquilani a rispondere con partecipazione all’iniziativa del Munda.
Dopo anni di attesa, era dunque prevedibile una grande richiesta per le visite al Mammut, in programma questo weekend al Forte Spagnolo. Così, la corsa alla telefonata si è trasformata in una missione, quasi, impossibile e quindi in una grande rabbia di gruppo. La linea continuava a risultare occupata e la polemica non si è fatta attendere: soprattutto sui social.
In tanti hanno puntato il dito contro il Comune ed il sindaco, nonostante l’organizzazione degli eventi dedicati al Mammut faccia capo al Segretariato regionale d’Abruzzo.
“Ma come è possibile, un solo numero per prenotare e mai una volta che risultasse libero. È inaccettabile. Delusione totale”, “Mia figlia sarebbe prontissima a vederlo per la prima volta! Se solo fosse possibile prenotare, caro sindaco…ho provato tutto il giorno, ma niente!”, “Caro sindaco, stiamo provando da stamattina a prenotare la visita al mammut, ma non risponde nessuno! Il Mammut non sente! Come dobbiamo fare per farlo vedere ai bimbi?” e ancora “Sindaco, ma come si fa! Chi lavora non può stare attaccata al telefono in attesa che si liberi la linea. Un solo numero…Preveda un altro modo di prenotazione, così è impossibile”.
Sono solo alcuni dei commenti lasciati sotto il post che la pagina social del primo cittadino ha pubblicato lo scorso 22 ottobre, dopo la conferenza stampa che ha illustrato le modalità previste per le prenotazioni delle visite al Mammut.
Subito pronti a gettare ombre sulla trasparenza organizzativa delle visite, parlando dei “soliti noti” che sarebbero probabilmente riusciti a prenotare. Stesso copione, insomma, delle polemiche che hanno riempito la settimana della Perdonanza 2021, o i Cantieri dell’Immaginario e i numerosi eventi della nuova stagione culturale aquilana.
Proprio la nostra redazione, ieri, ha registrato numerose lamentele e segnalazioni da parte di cittadini, che si sono ritrovati impossibilitati a prenotare. C’è chi è riuscito a farlo, ma dopo ben 38 telefonate (ci hanno spiegato nelle segnalazioni) al numero indicato dal Segretariato, il 335/7931230.
Forse la fretta, la scarsa propensione a leggere nel dettaglio tutte le indicazioni fornite, oppure semplicemente la voglia di prendersela con qualcuno sono alla base del fraintendimento e della successiva strumentalizzazione che ne è venuta fuori. Resta il fatto che anche una bella iniziativa, tanto attesa da famiglie e bambini, si è trasformata nell’ennesima polemica – anche accesa – in città e sui social.