Cronaca

Spaccio, smantellata organizzazione criminale: 7 persone arrestate, 5 ancora da rintracciare

L'AQUILA - I dettagli dell'operazione Magnetic box: di 12 misure cautelari ne sono state eseguite 7, si cercano altre 5 persone.

L’AQUILA – I dettagli dell’operazione Magnetic box: di 12 misure cautelari ne sono state eseguite 7, si cercano altre 5 persone.

La Polizia di Stato di L’Aquila, durante la notte, ha dato esecuzione, tramite personale della Squadra Mobile della Questura, coadiuvata dal Reparto Prevenzione Crimine e da Unità Cinofile, all’ordinanza di misura cautelare personale per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti emessa dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di L’Aquila su richiesta della D.D.A. della Procura della Repubblica di L’Aquila. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal Capo di Gabinetto della Questura, il dottor Sandro De Angelis, e dal Capo della Squadra Mobile, il dottor Danilo Di Laura.

“Rivolgo il mio ringraziamento alle donne e gli uomini della Squadra mobile alla Questura e alla Procura della Repubblica dell’Aquila – ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi – per l’importante operazione che ha consentito di sgominare quella che a tutti gli effetti si configura come un’organizzazione criminale volta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si conferma l’incisività delle attività di monitoraggio e prevenzione portate avanti in città e nel nostro territorio da Forze dell’Ordine e magistratura. Un’attenzione costante che garantisce serenità e sicurezza per la nostra comunità, come confermato peraltro dalla recente indagine del Sole24Ore, in cui la provincia aquilana è agli ultimi posti in classifica – centesima su centosei – per numero di denunce effettuate ogni centomila abitanti”.

A finire in manette  7 persone, 5  delle quali tradotte in carcere e 2 poste ai domiciliari,  di origine kosovara e albanese, tra i 20 e i 37 anni, con precedenti specifici in materia di stupefacenti ed appartenenti ad una famiglia ormai radicata nel tessuto sociale ed economico del capoluogo aquilano, associati tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di trasporto, acquisto, vendita, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

Le complesse attività di indagine hanno consentito di ricostruire i fatti in un periodo di quasi due anni, durante il quale non solo sono state monitorate le numerosissime cessioni al dettaglio di cocaina, droga di cui è sempre più alta la richiesta nella realtà aquilana, ma anche l’intera organizzazione; un sodalizio facente capo a tre fratelli, che gestivano l’intero traffico avvalendosi di altre persone di fiducia, spesso legate da vincoli di sangue, che si occupavano a vario titolo della custodia, confezionamento e vendita al dettaglio della cocaina, agevolato anche dal fatto che gli associati comunicavano tra loro con disinvoltura in lingua madre, oltre ad usare termini criptati e comunicare attraverso i canali Whats-App e Telegram, in modo da rendere meno agevoli le attività di contrasto della P.G.

Inoltre è emerso un rilevante volume di affari, ancora da quantificare compiutamente, con introiti che vengono direttamente investiti in immobili e attività commerciali.

Una delle caratteristiche dell’organizzazione era quella di utilizzare “box magnetici” per il trasporto e l’occultamento della cocaina, che venivano ancorati a parti metalliche difficilmente individuabili dalle Forze di Polizia, come il fondo delle autovetture ovvero il retro di “guard rail” stradali.

Nel corso dell’attività svolta sono stati effettuati numerosi recuperi di cocaina, anche di modeste quantità, che andavano a confermare il traffico e la vendita di sostanza stupefacente, per un totale di più di un kg di cocaina sequestrata.

L’indagine, coordinata dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di L’Aquila, ha inferto un duro colpo all’approvvigionamento e alla vendita della cocaina nel capoluogo aquilano, disarticolando una delle organizzazioni che negli ultimi anni si è ben radicata nel territorio con lo scopo di fornire una capillare distribuzione di sostanza stupefacente.

Droga L’Aquila, le dichiarazioni della deputata Stefania Pezzopane

“Vorrei fare i miei più sentiti complimenti alle forze dell’ordine impegnate nell’operazione che ha portato questa mattina all’arresto di 7 persone per trasporto, acquisto, vendita e detenzione di cocaina. Un’operazione importante che ha visto la partecipazione del personale della Squadra Mobile della Questura de L’Aquila, coadiuvata da personale del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Volo e da Unità Cinofile. Già qualche giorno fa un altra operazione condotta dal Comando dei Carabinieri dell’Aquila aveva portato ad altri arresti. Il crimine che si crea attorno al grande spaccio è spesso sottovalutato. Spesso assistiamo al coinvolgimento di giovani e famiglie che finiscono in un tunnel devastante con esiti distruttivi. Dobbiamo tenere alta l’attenzione su questo tipo di delinquenza per garantire ai cittadini serenità e convivenza civile. Va sviluppata una rete sociale che segua famiglie e persone che convivono con la droga e la dipendenza. Ma nessuna tolleranza verso i criminali che infestano la città e tante frazioni e comuni del comprensorio”. Lo dichiara la deputata della presidenza del gruppo Pd alla Camera, Stefania Pezzopane.

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