Allarme sigarette elettroniche, si inizia a fumare alle elementari

Si inizia a fumare sempre prima, addirittura alle elementari, a causa delle sigarette elettroniche. L’allarme degli esperti.
Mentre molti adulti cercano di smettere di fumare, i più giovani iniziano. E sono sempre di più. Sono dati allarmanti quelli della Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili. Il 43% dei giovani italiani inizia a fumare alle medie. Il 4% alle elementari.
Negli anni è diminuito il numero di giovani che fumano tabacco, ma è aumentato quello di chi fuma la sigaretta elettronica, percepita come non dannosa (mentre in realtà lo è). E’ aumentata dal 32,9% al 52% la quota di chi ha usato almeno una volta la sigaretta elettronica.
Ma quando si inizia a fumare? Questo è il dato più recente e preoccupante. Secondo il sondaggio diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità il 43% dei ragazzi italiani ha fumato la sigaretta elettronica già alle scuole medie. E il 4% addirittura alle elementari: parliamo di bambini sotto gli 11 anni.
Le sigarette elettroniche sono percepite come meno dannose e risultano più attrattive per vari motivi. Sono alla moda, sono belli come oggetti, offrono la possibilità di fumare più aromi e soprattutto le pubblicità puntano molto al target dei più giovani.
Il risultato è nei numeri che abbiamo appena visto: c’è chi già alle elementari, o qualche anno dopo, alle medie, fuma le sigarette elettroniche. E chi alterna quelle con le sigarette tradizionali.
Nel frattempo la mortalità oncologica in Italia si riduce anche rispetto alla media europea, ma resta un aumento dei tumori nelle donne legati al fumo. Questi i dati del documento “I numeri del cancro in Italia 2021” che, non fanno ben sperare per la salute del paese, in particolare quella delle donne.
Prima si inizia più è difficile smettere, spiegano gli esperti, perché il cervello degli adolescenti è più sensibile alle proprietà farmacologiche della nicotina, pertanto i ragazzi sviluppano più facilmente dipendenza rispetto agli adulti.
“Non è ancora chiara la progressione e la prospettiva del fenomeno del fumo elettronico tuttavia i danni immediati sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità all’asma e alla bronchiolite obliterante”, sottolinea Massimo Landi, pediatra della Asl città di Torino e vicepresidente della Simri.
“Sappiamo che il fumo da tabacco favorisce l’adenocarcinoma del polmone e potrebbe essere così anche per il fumo elettronico. Per chi fuma tabacco, passare al fumo elettronico potrebbe non comportare maggiori rischi rispetto a quelli già fatti dalla sigaretta tradizionale, ma per chi non ha mai fumato si apre la porta all’esposizione a sostanze tossiche che sicuramente porterà dei danni, ma che ad oggi sono ancora da indagare – avverte Landi -. Bisogna prestare attenzione soprattutto per la fascia adolescenziale”.