Cronaca

Cocaina a L’Aquila, interrogatorio di garanzia per gli arrestati

L'AQUILA - Operazione Magnetic box, interrogatorio di garanzia per gli arrestati durante l'attività di contrasto allo spaccio di cocaina.

L’AQUILA – Operazione Magnetic box, interrogatorio di garanzia per gli arrestati durante l’attività di contrasto allo spaccio di cocaina.

Sono previsti per la giornata di oggi, 29 ottobre, gli interrogatori di garanzia per le persone arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti nell’ambito dell’operazione Magnetic box portata avanti dalla Polizia di Stato contro un gruppo formato da albanesi – tra cui tre fratelli – kosovari, insieme a un cittadino rumeno e un macedone, ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale che aveva ottenuto buona fetta del mercato della cocaina a L’Aquila e non solo. A difendere alcuni tra gli arrestati, l’avvocato Mauro Ceci, Francesco Valentini e Marco Ferrone. Oggi si terranno gli interrogatori per coloro che sono gravati da misura cautelare in carcere, mentre nei prossimi giorni si terranno gli interrogatori di coloro che sono ai domiciliari.

Spaccio, smantellata organizzazione criminale: 7 persone arrestate, 5 ancora da rintracciare

A finire in manette 7 persone, 5 delle quali tradotte in carcere e 2 poste ai domiciliari, tra i 20 e i 37 anni, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, alcuni di loro appartenenti a una famiglia ormai radicata nel tessuto sociale ed economico del capoluogo abruzzese, associati tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di trasporto, acquisto, vendita, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Rilevante volume di affari, ancora da quantificare compiutamente, con introiti che si ritiene venissero direttamente investiti in immobili e attività commerciali. Misure cautelari non ancora eseguite per altre 5 persone, non ancora rintracciate.

Nell’ambito delle attività investigative, partite nel 2018 con l’arresto di un aquilano trovato in possesso di un chilo di cocaina, è stata rilevata anche la pericolosità sociale di alcuni soggetti, intercettati a minacciare l’incolumità fisica di poliziotti e testimoni scomodi.

Cocaina a L’Aquila, minacce di morte a Polizia e testimoni

Secondo gli inquirenti, il sodalizio criminale gestiva gran parte dello spaccio di cocaina in città, attraverso diverse piazze di spaccio controllate. Le cessioni avvenivano anche fuori dal capoluogo.

Cocaina a L’Aquila, le piazze di spaccio controllate dall’organizzazione criminale

La conferenza stampa con i dettagli dell’operazione Magnetic box

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