Ddl Concorrenza, da concessioni a assicurazioni: le novità

5 novembre 2021 | 10:05
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Ddl Concorrenza, da concessioni a assicurazioni: le novità

Il Ddl concorrenza, approvato con 4 mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia del Recovery plan, ha perso pezzi importanti: vediamo cosa cambia.

Il testo del ddl Concorrenza, su concessioni e assicurazioni, servizi portuali e trasporti locali – interviene sulla rimozione delle barriere all’entrata dei mercati, sui servizi pubblici locali, su energia e sostenibilità ambientale, sulla tutela della salute, sullo sviluppo delle infrastrutture digitali e sulla rimozione degli oneri e la parità di trattamento tra gli operatori.

Il provvedimento, dopo mesi di rinvii e di tensioni, è approdato nel pomeriggio in Consiglio dei ministri che ha dato l’ok dopo circa due ore di riunione. Non c’è la revisione delle concessioni balneari – ma solo una mappatura di quelle esistenti – e non c’è nemmeno la liberalizzazione delle licenze per gli ambulanti. C’è invece una norma che apre un varco nelle licenze dei taxi, maggiore trasparenza sulle nomine delle authority e su quelle dei primari ospedalieri, misure per regolare le concessioni idroelettriche

Tra gli obiettivi del ddl Concorrenza, quello di aumentare la concorrenza in molti settori: dai servizi pubblici locali, taxi compresi, dalle telecomunicazioni alla sanità, dall’energia ai servizi portuali.

Per tener conto delle resistenze nella maggioranza, in particolare della Lega, le norme sulle concessioni balneari, sul commercio ambulante e sui servizi pubblici locali sono in realtà delle deleghe al governo, che interverrà quindi con provvedimenti successivi.

E nel caso di spiagge e ambulanti si tratterà solo di disporre un censimento delle concessioni in essere e della loro redditività, presupposto – almeno nelle intenzioni di Draghi – per futuri provvedimenti incisivi. Inoltre, alcune norme troppo divisive, come quella che avrebbe dato impulso agli impianti di smaltimento dei rifiuti, sono state stralciate.

Mario draghi

Scatta invece il risarcimento diretto Rc auto anche per le compagnie con sede all’estero mentre i gestori di telefonia non potranno addebitare servizi aggiuntivi senza il consenso esplicito degli utenti.

Ci saranno procedure competitive per la realizzazione della colonnine di ricarica elettrica. Nonostante l’approccio cauto, il provvedimento ha già scatenato le proteste dei tassisti, che temono la deregulation. Critica anche Farmindustria sulla norma che, sostiene l’associazione, «dà la possibilità di commercializzare e registrare prodotti prima della scadenza brevettuale».

Ddl Concorrenza, saltano le norme per spiagge, notai

Rispetto alla bozza entrata in Cdm è stata stralciata – con soddisfazione del settore – la norma sulla revisione delle concessioni per spiagge e ambulanti, quella che sganciava i notai dalle circoscrizioni territoriali e, all’ultimo minuto, le disposizioni sul potere sostitutivo del governo per gli impianti di incenerimento dei rifiuti. Sugli stabilimenti si  è preferito prendere tempo: niente liberalizzazione delle licenze.

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, sarebbe saltata la norma contenuta nel ddl Concorrenza che consentiva ai notai di esercitare in tutta Italia, al di fuori dunque del distretto di appartenenza e della Regione di assegnazione. Una norma che, di fatto, puntava su una maggiore mobilità del notariato.

Già nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi col premier Mario Draghi, alcune forze politiche avevano sollevato dubbi, preoccupate dalla possibilità che i notai puntassero su zone più redditizie abbandonando quelle più modeste a cui erano assegnati, tanto che il presidente del Consiglio aveva assicurato una riflessione aggiuntiva in merito. Nell’ultima bozza la parte sulla mobilità del notariato sarebbe stata sbianchettata.

Il provvedimento si limita fornire al governo la delega per adottare un decreto legislativo “per la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici”. In sostanza si tratta di un censimento delle concessioni. “Avviamo un’operazione di trasparenza – ha commentato il premier – e mappiamo tutte le concessioni in essere”. Non solo spiagge, anche acque minerali e termali, alle frequenze. Con questo provvedimento, annuncia Draghi, “adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. La via intrapresa da Mario Draghi è quello della “terza strada”, ha spiegato lo stesso premier in consiglio dei ministri, per evitare quanto accaduto con gli esecutivi precedenti: tra chi ha approvato misure “ambiziose senza però cercare il consenso politico” e le ha viste naufragare e chi ha semplicemente “ignorato la questione”.

E’ stata confermata invece nel testo la delega al governo per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea che prevede, tra l’altro, la regolazione dei servizi tipo Uber e una riforma delle licenze taxi e Ncc, con l’obiettivo di garantire al consumatore prezzi più bassi. Il conferimento delle licenze sarà più semplice: con un decreto, entro sei mesi, il governo dovrà “adeguare l’ offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche” per connettere passeggeri e conducenti, “riducendo gli adempimenti amministrativi» a carico degli esercenti degli autoservizi. Nella legge c’è un esplicito riferimento a tutele per chi la licenza l’ha già ma la categoria – che teme Uber e gli altri servizi digitali  – è già sul piede di guerra: “Siamo pronti a fermarci da Natale fino a Pasqua”, fa sapere il coordinatore dell’Usb Taxi, Riccardo Cacchione: ossia per tutto il periodo durante il quale il Governo dovrà predisporre il decreto in materia di trasporto pubblico non di linea.

Sarebbe poi destinata ad essere modificata la lettera g del testo che nella bozza entrata in Cdm prevedeva “l’adeguamento del sistema sanzionatorio per le violazioni amministrative, individuando sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione, anche al fine di contrastare l’esercizio non autorizzato del servizio di trasporto pubblico, demandando la competenza per l’irrogazione delle sanzioni amministrative agli enti locali”.

Cosa cambia per il trasporto pubblico locale

Il governo chiede poi al Parlamento una delega per disciplinare il riordino dei servizi pubblici locali anche attraverso l’istituzione di un “testo unico” in grado di razionalizzare le “modalità di affidamento”, la “gestione” e la “durata dei contratti” con una stretta sugli affidamenti in house. Più spinta alle gare: in arrivo misure volte a “incentivare l’affidamento dei servizi mediante procedure di evidenza pubblica”.

Assicurazioni
Capitolo assicurazioni: si estende l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.

Operatori telefonici

Più tutele per il consumatore: arriva una stretta anche sull’attivazione di servizi telefonici non espressamente richiesti. Viene previsto per i gestori l’obbligo, prima di attivare servizi in abbonamento offerti da terzi, “di acquisire la prova del previo consenso”. Il regime del risarcimento diretto per la responsabilità civile auto viene esteso anche “alle imprese di assicurazione con sede legale in altri Stati membri che operano nel territorio della Repubblica”.

Concessioni idroelettriche

Per assegnare le concessioni idroelettriche le Regioni avranno tempo fino al 31 dicembre 2022. “Decorso tale termine” e “in caso di mancata adozione delle leggi regionali”, il ministro delle Infrastrutture proporrà l’esercizio dei “poteri sostitutivi”. Viene assicurato che la durata della concessione, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente, venga stabilita “sulla base di criteri economici basati sull’entità degli investimenti”.

Commercio

Ridotti i vincoli per l’avvio di nuove attività, sugli orari di apertura dei negozi e sui periodi di saldi.

Fibra ottica

Per quanto riguarda la fibra ottica, arriva l’obbligo per i gestori di infrastrutture o di reti di coordinare i lavori anche con i concorrenti, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle reti tlc a fibra ottica.
Società a controllo pubblico

Scende dai tre ai due anni consecutivi la tempistica oltre la quale scatterà la cancellazione d’ufficio delle società a controllo pubblico che non abbiano depositato il bilancio d’esercizio ovvero non abbiano compiuto atti di gestione e si rafforza anche il ruolo di controllo della Corte dei Conti sulla motivazione della costituzione di una società a partecipazione pubblica o di acquisto di partecipazioni, anche indirette, da parte di amministrazioni pubbliche.

Ddl Concorrenza, link al disegno di legge.