Politiche sociali

Assegno unico, da 50 a 180 euro per figlio: come funziona

L’assegno unico universale per i figli partirà da marzo. Sussidio da 50 a 180 euro. Come funziona e i termini per domande.

Assegno unico per i figli: domande da gennaio 2022, ma prime erogazioni da marzo e non da inizio anno come era stato ipotizzato. Questa la la road map con cui dovrebbe entrare a regime l’aiuto per le famiglie italiane.

Da un minimo di 50 a circa 180 euro per ogni figlio, con una maggiorazione prevista dal terzo figlio. E’ l’importo dell’assegno unico stabilito con il decreto legislativo che attua la legge delega 46/2021 per il riordino delle misure a sostegno delle famiglie, che dovrebbe arrivare al tavolo del Consiglio dei ministri la prossima settimana.

Non si tratta di un ritardo o di uno slittamento, spiegano fonti del ministero delle Pari Opportunità, quanto di una più attenta configurazione della misura che tiene conto del fatto che l’assegno verrà calcolato tenendo conto dell’Isee familiare, che dovrà necessariamente basarsi sui redditi dell’anno solare precedente.

Va quindi dato il tempo alle famiglie di farsi preparare dai Caf o dai consulenti tutta la documentazione, e di presentarla: si è ritenuto che due mesi sia un tempo congruo. Per cui l’assegno varrà non per anno solare, ma da marzo a marzo.

Il periodo tra gennaio e l’inizio di marzo sarà coperto con una proroga dell’assegno ponte già in vigore quest’anno, che include sia i vecchi assegni familiari che il sostegno temporaneo erogato a partire da luglio agli autonomi.

L’assegno unico sarà calcolato sulla base dell’Isee e del reddito e potrà arrivare fino a 260 euro. Prevista poi un’ulteriore maggiorazione se entrambi i genitori lavorano.

L’aiuto si prefigura anche come una spinta al lavoro femminile; sarà dunque calcolato sulla base dell’Isee e andrà dai 50 euro per i redditi più alti fino a 180 euro per i più bassi.

L’introduzione della maggiorazione nel caso in cui lavorino entrambi i genitori è una premialità voluta dal ministro della Famiglia Elena Bonetti per sostenere e spingere spingere il lavoro femminile.

assegno unico mamma figlia

Erogazione al minimo per chi non presenta l’Isee

L’assegno verrà erogato nella somma minima di circa 50 euro non solo ai redditi più alti ma anche a chi decida di non presenterà l’Isee. L’erogazione al minimo, in assenza di Isee che certifichi il diritto a un assegno più alto, avverrà dunque in automatico.

Importo massimo per la metà delle famiglie italiane

Ad avere diritto all’importo massimo dell’assegno unico dovrebbe essere circa la metà delle famiglie italiane. Si tratta di un calcolo fatto sulla base dei dati dell’Istat, secondo cui circa la metà delle famiglie italiane ha un Isee fino a 15mila euro.

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