Il commento

Sulla cresta dell’onda, il viaggio poetico di Silvia Polidori

È stato presentato venerdì 5 novembre, all'interno della Libreria Colacchi a L'Aquila, il libro di Silvia Polidori Sulla cresta dell'onda - On the crest of the wave.

È stato presentato venerdì 5 novembre, all’interno della Libreria Colacchi a L’Aquila, il libro di Silvia Polidori Sulla cresta dell’onda – On the crest of the wave.

Si tratta di una raccolta bilingue italiano/inglese delle liriche di Silvia Polidori. Il bel volume reca per ciascuna lirica una suggestiva foto a tema, scattata dalla stessa autrice, anche provetta fotografa. L’Introduzione è a cura di Katarina Barley, Vice Presidente del Parlamento europeo e componente del suo Comitato artistico, e la Prefazione di Natale Antonio Rossi, co-presidente della Federazione Unitaria Scrittori Italiani.

Il commento di Fulgo Graziosi

Carissima Silvia, ti conosco da bambina. Ti ho visto crescere come studentessa e, adesso, come donna, professionista, lanciata nella società nazionale e comunitaria. Mi è sempre piaciuto il tuo carattere effervescente, prodigo di sorrisi e complimenti rivolti ai anziani, come me. È stata una vera e piacevole sorpresa la notizia che hai voluto darmi in anteprima telefonicamente. “Ho scritto un libro di poesie che ti farò avere da mamma”. Francamente, ti ho sempre inquadrata nelle alte sfere dell’amministrazione e della comunicazione della Comunità Europea. Non ho mai pensato di trovare i tuoi lavori negli scaffali delle più prestigiose librerie nazionali e internazionali. Invece, eccoti qui, espressione culturale nei miei pensieri. Una mattina di questa estate i tuoi genitori mi hanno portato a Castel del Monte una elegante pubblicazione, arricchita dalle foto, dai tuoi disegni e dalla traduzione in inglese, con un cortese invito: “Silvia gradirebbe che leggessi le sue poesie”. È un invito bello, interessante, incoraggiante, che vorrei ricevere quotidianamente.

Nella pace della mia casa, ubicata in pieno centro storico, senza rumori di sorta, mi sono seduto e ho iniziato a leggere le note introduttive e, in particolare, i consigli di lettura che invitano il lettore ad abbandonarsi alle emozioni, usando la mente soltanto per afferrare le immagini espresse dalle parole, in maniera che le stesse possano far vibrare il corpo, procurando al “leggitore” piacevoli giovamenti. Ebbene, si è palesato, con estrema puntualità, tutto questo aspetto. Ho letto e riletto due versi che hanno colpito immediatamente la mia attenzione: “Scopri la bellezza di vibrazioni leggere, / foglie nel vento, onde nel mare”. E, mentre continuavo la mia attenta lettura, ho iniziato a viaggiare sulla cresta delle onde, proprio come hai fatto tu scrivendo del paesaggio, dell’oscurità, del sole, dell’amore. Il giorno dopo, sulla terrazza in pieno sole, ho riletto tutte le poesie, soffermandomi spesso a riflettere intensamente, non tanto sui termini da te usati, quanto sulle sensazioni che quelle parole trasmettevano alla mia mente, al mio cuore, fino a dare vita a una lunga serie di particolari sensazioni che penetravano nella mia intimità come un ciclone.

Ancora una volta, con un panorama a tutto campo sotto gli occhi e con il tremolio dell’aria, determinato dalla calura estiva, mi sono trovato sulla cresta di un’onda ancora più alta di quella del giorno precedente. Venerdì sera, nella splendida cornice della Libreria Colacchi, culla della cultura aquilana, accuratamente sistemata in ogni particolare, hai voluto regalare agli aquilani la presentazione del tuo prezioso libro. Al tuo fianco c’erano gli amici migliori. Bella, interessante ed efficace l’introduzione con la tua lettura delle poesie più significative. La cadenza, la tonalità delle parole, accompagnate dalle dolci note del clavicembalo del Maestro Del Romano, hanno catturato l’attenzione degli astanti, facendoli viaggiare mentalmente sulla cresta delle onde determinate dai tuoi versi. L’Editrice ha saputo introdurre il discorso con professionalità, con garbo e con estrema saggezza. Penetrante e accattivante l’intervento di Goffredo Palmerini che, con estrema dovizia, ha saputo cavalcare la cresta dell’onda, ponendo le poesie di Silvia all’interno del mondo con parallelismi, citazioni, abbinamenti, similitudini, accostamenti con i pensieri degli scrittori nazionali e internazionali.

Come vedi, Silvia, non ho voluto fare il mero commento alla tua serata, ma ho voluto scriverti questa mia per dirti, prima di ogni altra cosa, che ho diviso in anteprima il viaggio con te “Sulla cresta dell’onda”, con l’augurio che questo nostro viaggio possa durare a lungo, fino a collocarci sull’onda più grande, oltre la quale non si può andare. Ti abbraccio fraternamente come sempre insieme ai tuoi.

 

 

Foto di: paesitaliapress