PNRR e Ricostruzione, Biondi: Non lasciare soli i Comuni

PNRR, Ricostruzione e Fondo Complementare. Pierluigi Biondi ospite su SkyTg24: “Accelerare su spese e tempi per le procedure. I sindaci siano messi nelle condizioni di accettare la grande sfida a cui le amministrazioni sono chiamate”.
Sarà una ricostruzione nazionale quella possibile con le risorse messe a disposizione dal PNRR. Il nodo più grande, però, è legato all’esigenza di una programmazione necessaria affinché queste ingenti risorse non vadano perse.
Che il buon esito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, sia legato alle scelte degli amministratori locali è un concetto che lo stesso premier Draghi ha sottolineato. “Siamo di fronte ad una straordinaria stagione di ripresa e di investimenti. Sindaci, il successo del piano è nelle vostre mani. C’è bisogno di collaborazione a tutti i livelli dell’amministrazione”.
Intanto la fase di attuazione del Piano è avviata: già nella prossima settimana il Governo ha in programma incontri con diverse città italiane per conoscere i Piani al momento previsti. L’esecutivo, dal canto suo, ha varato norme per accorciare i tempi previsti per le varie operazioni: meno burocrazia per accelerare la programmazione e l’esecutività degli interventi.
Start ospita in collegamento il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e il nuovo sindaco di Amatrice,Giorgio Cortellesi.
Il 2021 potrebbe essere l’anno dell’accelerazione definitiva?
“L’accelerazione della spesa è necessaria e lo diciamo da tempo. Serve, soprattutto, accelerare le tempistiche previste per i lavori. Gli enti locali sono stati disarticolati nel tempo e ne hanno fatto le spese gli uffici amministrativi. È evidente che anche a fronte di risorse così ingenti non si riesce ad avviare tutti i procedimenti che sarebbero necessari. Quindi, succede che ci sono angoli di città ricostruiti, tornati al loro splendore e altri ancora imbrigliati da norme farraginose, che generano iter lunghissimi prima di poter procedere ai lavori”, ha commentato Biondi.
Insieme alle risorse del PNRR, purtroppo, ci sono anche i rincari che stanno interessando le materie prime
Biondi: “È un’altra battaglia che stiamo conducendo da tempo. La ricostruzione dell’Aquila è parametrata su standard definiti più di 12 anni fa. Oggi, logicamente ci sono maggiori oneri anche per il costo del lavoro dovuto al Covid: si lavora in maniera più lenta e c’è il rischio che le imprese si concentrino sull’eco sisma bonus più che sui lavori di ricostruzione, poiché lo ritengono più conveniente. Per questo, abbiamo richiesto al governo di riconoscere alle imprese i giusti indennizzi per i lavori svolti, altrimenti rischiamo nuovi ritardi o addirittura irregolarità, quali il ricorso a manodopera non in regola”.
“Ora c’è il Fondo complementare che prevede finanziamenti per due misure importanti: per la riqualificazione e rigenerazione per borghi e città, l’altra linea riguarda gli incentivi alle imprese. Abbiamo già approvato un programma unitario, quindi una prima strategia, ora dobbiamo studiarne le modalità attuative. A tal proposito abbiamo fatto delle proposte, che includono anche il tema dell’assistenza tecnica, cioè cioè chi materialmente imbastisce i procedimenti e li manda avanti. Problema, questo, reale ma non sovrastante per L’Aquila; tuttavia se pensiamo ai 56 Comuni del cratere – molti dei quali piccoli – essi si ritrovano davanti a tantissime opportunità, ma hanno bisogno al contempo di strumenti adeguati per coglierle”.
Cortellesi: “Ho chiesto a Legnini di supportarci, perché il problema principale è che i Comuni non sono dotati di quelle professionalità specifiche per fare progetti validi che possano andare in porto. Altrimenti si rischia di perdere i fondi proprio per mancanza di progettualità. Noi abbiamo grande quantità di personale, dovuta alle esigenze post sisma, ma si tratta di figure a tempo determinato, che cambiano spesso nel tempo: portandoci ad una continua esigenza di formare nuovo personale. Manca una continuità necessaria a portare avanti i lavori di ricostruzione, a partire dai nostri uffici tecnici”.
Una situazione, quella descritta dal sindaco Cortellesi che “L’Aquila ha già affrontato. Ora stabilizzeremo circa 70 ragazzi tra comune dell’aquila e gli uffici speciali della ricostruzione – spiega Biondi – Ma è stata una battaglia lunga. Lavorare in questo modo è diventato un processo faticoso. Fortunatamente con Draghi sembra di avere raggiunto una qualche stabilità. In questo momento, chiediamo di essere messi nella condizione di raccogliere la sfida che lo stesso premier lancia, per poter svolgere il lavoro importante a cui siamo chiamati come amministratori locali”.
Cortellesi ha concluso: “Noi ripartiamo da zero, non dobbiamo recuperare, ma ricostruire tutto: le case e il futuro delle persone. C’è bisogno, quindi, di un aiuto enorme. E sottolineo che soprattutto i piccoli comuni rischiano di restare fuori dalle risorse del PNRR, proprio per mancanza di personale che si occupi della programmazione”.