Sanita' abruzzo

A.A.A. Assistenza sanitaria cercasi, l’appello dei sindaci del Parco

Assistenza sanitaria h 24 e medici formati per le emergenze: le richieste, alla Asl1, dei sindaci del Parco Nazionale d'Abruzzo. "Non possiamo lasciare indietro la salute dei nostri cittadini".

Potenziare i servizi sanitari nel territorio con i medici formati per le emergenze. Questa la richiesta dei sindaci del bacino del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La priorità per il territorio, anche alla luce delle necessità scaturite dall’emergenza sanitaria, è quella di avere assistenza sanitaria qualificata con i medici formati per le emergenze, in una zona, in cui la popolazione è mediamente molto anziana.

Bisogna ricordare che l’unico ospedale della zona è quello di Castel di Sangro. Le altre unità più vicine si trovano a Isernia e Sulmona.

Si tratta di priorità importanti per i territori dell’Abruzzo interno aquilano; proprio in questi giorni, sempre per quanto riguarda la sanità, una vittoria è stata ottenuta nella Valle Subequana dove finalmente dopo due anni, ci sarà il Pediatra tre volte a settimana nell’ambulatorio di Castelvecchio Subequo, e non più una sola.

Valle Subequana, pediatra finalmente tre volte a settimana

Il potenziamento dei servizi sanitari territoriali per i primi cittadini del territorio del Parco è diventata impellente dopo la recente notizia della mancanza di medici a bordo dell’ambulanza del 118 in servizio presso il il presidio sanitario di Pescasseroli nel mese di novembre, unico sul territorio al centro del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La richiesta è stata inoltrata alla Asl 1 dal sindaco di Pescasseroli, Luigi La Cesa, sindaco di Opi, Antonio Di Santo, sindaco di Villetta Barrea, Giuseppina Colantoni, il sindaco di Civitella Alfedena, Giancarlo Massimi, il sindaco di Barrea, Andrea Scarnecchia. Al coro si è aggiunto anche il primo cittadino di Alfedena, Luigi Milano, che condivide la problematiche di un territorio “difficile” anche per via della connotazione geografica.

Una richiesta tra l’altro che non arriva quindi in un momento dell’anno scelto a caso, ma a ridosso del periodo turistico invernale e ancora alle prese con l’ermegenza Covid 19. Perchè è vero che durante l’anno la popolazione di prossimità è anziana, ma durante i periodi festivi i piccoli borghi del Parco vengono letteralmente presi d’assalto da turisti e da famiglie che tornano al paese natio. Un turismo, aumentato anche in conseguenza della pandemia, perchè il territorio consente di praticare i giusti distanziamenti, favorendo le attività all’aria aperta.

assistenza sanitaria

Proprio per questi motivi la posizione dei sindaci è univoca e chiara, scevra da qualsiasi colore politico: “Quello che stiamo vivendo – spiegano i sindaci in una nota – è un momento storico dove ci vorrebbero più medici e più strutture sanitarie, e invece le comunità dell’Alto Sangro vedono ridurre i livelli di assistenza sanitaria”.

“Si tratta di una problematica condivisa e importante – ha ribadito al Capoluogo il sindaco di Alfedena, Luigi Milano – che abbraccia tutto il territorio fino a Castel di Sangro. Abbiamo bisogno di personale di pronto soccorso e personale attrezzato per emergenza e urgenza”. Il Covid altro non ha fatto che evidenziare tutte le carenze di quest’area e con la salute dei nostri cittadini non possiamo permetterci leggerezza”.

In sostanza, i sindaci chiedono all’unanimità che siano rispettati gli impegni assunti dalla ASL1 e dalla Regione Abruzzo, “e che sia data priorità al potenziamento dei servizi sanitari territoriali dopo la recente notizia della mancanza di medici a bordo dell’ambulanza del 118 in servizio presso il presidio sanitario di Pescasseroli nel mese di novembre”.

Assistenza sanitaria h24: un punto imprescindibile

“Parliamo di punti imprescindibili: la presenza del assistenza sanitaria e del medico 24, insieme al buon funzionamento del servizio 118”, ricorda al Capoluogo Antonio Di Santo, sindaco di Opi.

“Siamo molto preoccupati – continua Di Santo – a fine ottobre c’era il medico sull’ambulanza medicalizzava. Da novembre, a causa di alcune dimissioni e per la carenza di personale qualificato e specializzato, non abbiamo più questo servizio, in sostanza siamo senza assistenza sanitaria costante. C’è stato assicurato che per dicembre tornerà tutto come prima, ma abbiamo bisogno di date certe: non c’è solo il Covid, stiamo andando incontro all’inverno, la nostra popolazione è mediamente molto anziana e le necessità solo all’ordine del giorno”.

Vorremo solo che la Asl prestasse un’attenzione particolare per le aree interne che vivono questa distanza fisica dai presidi principali e non avere servizio emergenziale potrebbe diventare un problema serio”, conclude Di Santo.

Intanto, nei giorni scorsi il Comune di Pescasseroli ha avuto notizie dai dirigenti della ASL1 riguardo il ripristino nel breve tempo della piena operatività del servizio medico.

video vieni ad aielli

In un momento così delicato, per i sindaci del Parco, “sarebbe opportuno che le forze in campo siano compatte verso un’unica direzione, quella cioè di chiedere a gran voce il rispetto del territorio e dei cittadini che vi abitano”.

assistenza sanitaria

Inoltre – sottolineano i Sindaci – occorre rafforzare l’attenzione in vista delle consistenti risorse che arriveranno grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’azione amministrativa e politica che gli Amministratori intendono favorire è quella legata al potenziamento dei servizi socio sanitari sul territorio, evitando di alimentare bagarre politiche improduttive per il bene della collettività.

La fiducia che la situazione sia risolta al più presto non fa venir meno però la consapevolezza che i fatti accaduti siano gravi, la mancanza di un medico sui mezzi del 118 di Pescasseroli è a tutti gli effetti una riduzione di pubblico servizio che grava su una popolazione già in difficoltà per la distanza dai servizi e dai presidi ospedalieri. Pertanto confidiamo in una pronta risposta della ASL1 affinché siano rispettati gli impegni ed i cittadini delle nostre Comunità”.

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