Tv e…politica

Rai, le nuove nomine ridimensionano i grillini

Rai, non ci dovrebbero essere colpi di scena. Ridimensionati i grillini, scontenta anche la Meloni. FI e Lega blindano Sangiuliano.

Rai, è stato un parto faticoso, alla fine l’intesa è stata trovata.

Rai, come sempre, anche stavolta i partiti hanno voluto dire la loro sulle nomine. Secondo alcune voci sarebbe partita da Palazzo Chigi la richiesta di un cambiamento, con la proposta di mettere alla guida del Tg1, un esterno Rai, proveniente da Sky. Ipotesi bocciata anche per la ferma opposizione del sindacato interno.

Così, dopo un lungo braccio di ferro, la lista è stata presentata all’amministratore delegato Carlo Fuortes, che tra qualche ora la presenterà ai consiglieri. Ma non dovrebbero esserci colpi di scena, anche se dal valzer di poltrone escono penalizzati i 5Stelle, che avevano puntato su Giuseppe Carboni, che lascerà il Tg1, ma al momento non ha un incarico. Delusa anche Giorgia Meloni, aveva un candidato Nicola Rao per la direzione di un tg, ma non è stata accontentata.

Nei giorni scorsi nell’incontro con Salvini si era parlato proprio di questo, di uno spazio per Fratelli d’Italia. Un pensierino era stato fatto anche al Tg2. Ma sia Forza Italia che la Lega hanno blindato Gennaro Sangiuliano, che resta così confermato.

Rai, vediamo nel dettaglio le principali nomine

Al tg1, l’ammiraglia Rai va Monica Maggioni, una vittoria per il partito Rai. La Maggioni, 57 anni, ha praticamente percorso tutta una carriera nell’azienda, da giornalista a presidente Rai.
Al tg2 rimane Gennaro Sangiuliano. Al tg3 va Simona Sala, che lascia il giornale radio. Al posto di Sala va Andrea Vianello, che invece lascia RaiNews 24 al suo vice Paolo Petrecca. Per Orfeo – che lascia il Tg3 – è stata creata una direzione, quella degli approfondimenti giornalistici. Confermato al Tgr Alessandro Casarin. Cambio della guardia a Rai Sport, la scelta è caduta su una donna, Alessandra De Stefano che prende il posto di Auro Bulbarelli. 

Ad uscire sconfitti sono soprattutto i 5Stelle che perdono il Tg1 senza ottenere nulla in cambio.

Si racconta di un Giuseppe Conte deluso, che ha provato a rimescolare le carte, ma senza successo. Ora resta la partita con i consiglieri che si giocherà nelle prossime ore e che alla vigilia avevano rifiutato di incontrare l’amministratore Fuortes. Ma adesso dovranno esprimersi. Ci potrà anche essere malumore, ma difficilmente sarà raggiunto il quorum per bloccare le nomine. Non si bloccherà, invece, la polemica sui modi con cui avvengono, sulle vere o presunte lottizzazioni, soprattutto da parte di chi non ha visto recepire le proprie proposte.

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