Cronaca

Lotta al randagismo, catturati 7 cani vaganti

Prosegue la lotta al randagismo del servizio veterinaria della Asl 1: catturati ad Ofena 7 cani vaganti femmina in età fertile.

Catturati 7 cani vaganti ad Ofena, grazie al servizio veterinario di sanità animale della Asl 1 dell’Aquila.

Il Sindaco di Ofena Antonio Silveri e i cittadini di Ofena toccano con mano il problema randagismo. La presenza in centro paese e nelle zone agricole circostanti di un gran numero di cani vaganti (oltre 20), di presunta provenienza dalle aziende zootecniche attive e dismesse, ricadenti sul territorio comunale, impone una forte azione volta alla tutela dell’incolumità pubblica ed alla prevenzione del vagantismo canino.

Il Servizio Veterinario di Sanità Animale, diretto dal dottore Mario Mazzetti è intervenuto con una squadra di tecnici coordinati dal dottore Luigi Petrucci, responsabile del Canile Sanitario di L’Aquila, ed ha provveduto alla cattura di 7 cagne femmine fertili sul territorio comunale, lavorando in un contesto difficile e servendosi di tecnologie innovative di telenarcosi.

La situazione riscontrata ha imposto la pubblicazione di un’ordinanza sindacale urgente in cui si invitano tutte le aziende zootecniche ricadenti sul territorio comunale a comunicare al Comune l’elenco dei cani posseduti e censiti, a non possedere oltre 4 cagne femmine fertili, e di tenere chiusi in azienda durante le ore notturne i cani da lavoro e da custodia delle greggi.

Il settore zootecnico rappresenta la principale ricchezza del nostro territorio e va valorizzato, ma la valorizzazione delle produzioni zootecniche non può prescindere dalla corretta detenzione dei cani da lavoro ed a custodia delle aziende. Il benessere degli animali posseduti è elemento imprescindibile a delle produzioni di qualità.

La ripartenza come meta turistica di Ofena, legata alle valorizzazione delle produzioni locali ed alla fruizione di sentieri escurzionistici/naturalistici, obbliga tutta la comunità ad una corretta detenzione degli animali posseduti.

La situazione riscontrata avrà ricadute negative in termini di costi sostenuti per l’amministrazione comunale. La vigilanza sul randagismo posta in capo ai Comuni dalla L.R. 47/2013 non è più sostenibile visto le ridottissime risorse in termini di risorse umane ed economiche rimaste ai piccoli comuni di montagna e periferia.

Si auspica quindi un forte potenziamento dei servizi veterinari destinati alla prevenzione del randagismo che possa surrogarsi al personale comunale nei servizi di vigilanza sul territorio dei piccoli comuni dell’entroterra aquilano.

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