Maturità 2022 ancora una volta senza prova scritta, come nei due anni segnati dalla pandemia.
Non dovrebbe cambiare, quindi, la maturità 2022 rispetto agli ultimi anni: nessuna prova scritta, ma presentazione di una tesina e la maxi prova orale. Questa, con ogni probabilità, la decisione finale per l’esame di stato, che avrà inizio il 16 giugno 2022.
L’impianto resta lo stesso. L’unica ipotesi ancora in piedi, riguardo alle prove scritte, è la residua possibilità che venga svolta la prima prova di italiano. Ma sembra remota.
La tesina per la Maturità 2022, sarà un elaborato assegnato dal Consiglio di Classe allo studente e riguardante una disciplina dell’indirizzo di studi, con l’esame orale in presenza.
Il ministro Bianchi, infatti, non vuole penalizzare gli studenti delle classi quinte che hanno vissuto sotto Covid gli anni più importanti della formazione, avvenuti purtroppo a distanza.
Resta anche la Commissione interna, composta da sei commissari interni, con il solo presidente esterno.
Il Ministro Bianchi ha chiarito che una Maturità senza i due scritti si può considerare comunque un esame competo. Nelle intenzioni del Ministro, infatti, c’è la volontà di rafforzare l’elaborato proposto già lo scorso anno, quindi una tesi su una delle principali materie studiate.
L’orale sarà diviso in quattro parti.
Nello specifico delle Commissioni, si parla di una ogni due classi: sono presiedute da un Presidente esterno all’istituzione scolastica e sono composte da sei commissari interni per ciascuna delle due classi, è possibile che uno o più commissari siano individuati per entrambe le classi.
Ogni classe ha dunque una sottocommissione composta ciascuna da sei commissari interni appartenenti all’istituzione scolastica sede di esame.
Il presidente – uno ogni due classi, unico per due sottocommissioni – è nominato dal dirigente preposto all’USR. I commissari sono designati dai competenti consigli di classe.
