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Cermone, iniziata la cantierizzazione della rotatoria

Iniziata la cantierizzazione della rotatoria al Cermone. Obiettivo: porre un freno agli incidenti.

Iniziata la cantierizzazione della rotatoria al Cermone. Obiettivo: porre un freno agli incidenti.

Risale a poco più di due mesi fa l’ultimo incidente mortale avvenuto all’ormai tristemente noto bivio sulla statale 80 al Cermone, tra Pizzoli e Arischia. Altri incidenti, più o meno gravi, si sono susseguiti nel corso degli anni, tanto da rendere necessaria la modifica alla viabilità in tutta la zona. Una rotatoria è stata già realizzata nella zona dell’area archeologica Amiternum, ma non bastava a ridurre i rischi relativi alla sicurezza stradale. L’altra rotaria, tra la statale 80 e la statale 260, è finalmente in fase di cantierizzazione, ma il suo iter è stato piuttosto accidentantato ed è stato “ridimensionato” proprio per sbloccare una situazione di stallo che rischiava di compromettere ancora per molto la sicurezza stradale. Questa soluzione trova ora realizzazione con l’inizio della cantierizzazione, salutata con favore anche dal vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente: “L’intervento è calibrato sul solo sedime stradale esistente, in maniera ridotta rispetto alle originarie previsioni ma efficace per rendere più sicuro un tratto di strada che ha visto negli anni centinaia di incidenti di cui alcuni anche mortali. Ringrazio ANAS e il capo Dipartimento ingegner Marasco per la sensibilità e la sollecitudine con le quali si è recepito e avviato questa se pur provvisoria soluzione. La sicurezza è e deve essere sempre al primo posto!”.

Per il momento, quindi, resta nel cassetto il progetto risalente al 2012 relativo al Programma urgente di interventi per la viabilità post sisma 2009 per la realizzazione di una variante con rotatoria tra la statale 80 e la statale 260. Programma “urgente”, ma ci sono voluti ben 5 anni, fino al 2017, per chiudere la gara d’appalto da 5 milioni di euro. Un lasso di tempo che di fatto è costato il blocco dell’opera.  Inizialmente, infatti, la Soprintendenza aveva dato parere favorevole alla realizzazione dell’opera, ma dopo 5 anni è stato necessario richiedere un nuovo parere, sollecitato da Italia Nostra e altre associazioni che si opponevano al progetto. Questa volta, in effetti, la risposta è stata negativa. A quel punto ANAS ha provato a sbloccare la situazione con un ricorso al TAR. I giudici amministrativi, però, a ottobre 2019 hanno confermato la legittimità del secondo parere negativo, avendo l’autorizzazione paesaggistica durata di 5 anni, appunto. Secondo l’ANAS, dopo 5 anni comunque non era intervenuta alcuna modifica fattuale e giuridica che giustificasse il cambio di parere, mentre secondo i giudici “la situazione, alla data della nuova istanza del 2019 non era affatto identica a quella del 2012”. Per gli stessi giudici, infatti, nel 2012 la Soprintendenza non avrebbe potuto negare il parere favorevole, considerata la situazione emergenziale post sisma, cessata il 31 agosto proprio del 2012.

Insomma, progetto bloccato, salvo nuovo pronunciamento della Soprintendenza. Per questo, a seguito dell’ultimo tragico incidente mortale costato la vita a un giovane alpino di 32 anni, proprio a quell’incrocio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha incontrato Antonio Marasco, responsabile della Struttura territoriale Anas Abruzzo e Molise, competente per la gestione dell’arteria stradale, e Giovannino Anastasio, sindaco di Pizzoli, sul cui territorio ricade l’area del Cermone, in cui si è verificato il sinistro. Considerata la situazione di stallo, si è convenuto di valutare la possibilità di procedere con una soluzione provvisoria per l’adeguamento dell’intersezione esistente, per la quale andrà redatta specifica progettazione e reperiti fondi, con intervento calibrato sul solo sedime stradale esistente, in maniera ridotta rispetto alle originarie previsioni su cui la Soprintendenza ha negato espressamente l’autorizzazione. E ciò proprio al fine di non sottoporre l’opera, volta alla tutela degli utenti, a valutazioni di soggetti terzi.

cermone, incidente mortale, mauro mannucci

Cermone, una lunga scia di incidenti.

Nell’ultimo tragico incidente avvenuto al Cermone ha perso la vita Mauro Mannucci, 32enne alpino del 9° Reggimento, che si trovava in bici sulla statale 80 quando, all’intersezione con la statale 260 si è scontrato con un’auto. L’impatto non ha lasciato scampo al giovane, che si sarebbe dovuto sposare a breve.

A marzo di questo stesso anno a perdere la vita era stato invece l’ex funzionario del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Emilio Ciammetti, investito sulle strisce pedonali sempre sulla statale 80 da una BMW condotta un 43enne di Barete. L’incidente si era verificato a poca distanza dallo stesso bivio.

Al di là dei più tragici episodi recenti, il tratto di strada è ormai tristemente noto per la lunga scia di incidenti più o meno gravi. Una rotonda è stata realizzata recentemente allo svincolo più a est, verso la statale 80 dir, ma è chiaro che non basta a mettere in sicurezza l’area. Si tanta quindi ora con una rotonda provvisoria allo svincolo della statale 260, ma evidentemente servirà una soluzione definitiva.

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