Immissioni in ruolo, attingete al Concorso 1999-2000 e riaprite le Gae

Lettera aperta di un’insegnante aquilana al Ministro dell’Istruzione. Immissioni in ruolo: “Perché non attingere al Concorso 1999/2000 ora che c’è bisogno di docenti?”
Chi scrive al Capoluogo – inviandoci la lettera inviata al Ministro Bianchi – è un’insegnante che, dopo aver svolto diverse mansioni e dopo aver perso il suo ultimo lavoro, ha deciso di riprendere la carriera scolastica. Il tema, quello delle immissioni in ruolo.
L’insegnante ha superato il concorso nel 1999/2000, ma non era in graduatoria nel 2015, quando sono state istituite le Gae, cioè le Graduatorie ad esaurimento. Ora si ritrova in classe, ad insegnare, ma senza un nuovo titolo non può passare in ruolo e quindi deve rimettersi a studiare per conseguire un titolo già conseguito.
Si stanno valutando tante soluzioni per immettere stabilmente dei docenti e allora perché non riconoscere un titolo conseguito, anche se 22 anni fa?
Come lei tanti altri insegnanti per i quali, stando così le cose, l’unica possibilità di avere stabilmente una cattedra è di rimettersi a frequentare corsi e a studiare libri, ma a 50 anni!
La lettera aperta indirizzata al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
“Egregio Signor Ministro,
sono una insegnante riciclata, cioè ho recuperato la carriera scolastica dopo aver perso il lavoro.
Ho svolto, infatti, diversi lavori fino all’agosto del 2000, data in cui sono rientrata nelle Graduatorie Provinciali in Prima Fascia.
Laureata nel 1996, ho superato il concorso del 1999/2000, ma non essendo in graduatoria quando la Legge 107/2015 ha istituito le GAE (e cancellato quel concorso!) mi trovo oggi ad aver perso quell’importante titolo.
Siamo costrette a conseguire di nuovo il titolo?
Ho 50 anni e immagino che molti colleghi, come me, avendo i titoli, si siano riciclati nel mondo della scuola, e si siano ritrovati nella mia stessa situazione.
Data la necessità URGENTE di immettere in ruolo dei docenti, mi permetto di proporre l’immissione in GAE dei docenti vincitori di quel Concorso, poiché ad oggi non abbiano ancora una cattedra.
Affrontare di nuovo il concorso, a 50 anni, con i figli grandi e con mille incombenze, dopo aver già conseguito quello stesso titolo a tempo debito, è DOPPIAMENTE frustrante e demotivante.
La vita non sempre segue i nostri programmi, siamo riusciti a riconvertirci, ma ritrovarci due volte penalizzati, mi sembra veramente troppo da sostenere! Grazie per quello che potrà fare
