Pronti, si parte!

Sci, così riparte il Gran Sasso: green pass e misure di prevenzione

Campo Imperatore si prepara alla partenza della stagione invernale, forse tra le più attese e difficili di sempre. L'attesa per tornare sugli sci.

Campo Imperatore si prepara alla partenza della stagione invernale, forse tra le più attese e difficili di sempre. L’attesa per tornare sugli sci.

Dopo due anni di restrizioni dettate dal Covid e cinque giorni da incubo causa black out sul Gran Sasso si riparte con lo sci nel giorno dell’Immacolata.
“Abbiamo fatto di tutto per essere pronti nonostante ciò che è accaduto negli ultimi giorni a causa del guasto di un cavo elettrico, probabilmente generato dall’accumulo di ghiaccio, che aveva lasciato la funivia sulla linea aerea che da Fonte Cerreto arriva a Campo Imperatore senza energia elettrica. Ieri finalmente ci hanno comunicato che il guasto è stato risolto. Si va avanti, ma resta il mio sdegno per il blocco del rifacimento dei sottoservizi, tassello essenziale affinché tutto possa filare liscio e funzionare al meglio” – afferma il direttore della Scuola di Sci Assergi, Luigi Faccia.
“La scuola sci è pronta e crede in questa stagione dopo le restrizioni che ci hanno tenuto con le mani legate negli ultimi due anni. Si riparte con le sole Fontari, per il momento la Scindarella resta chiusa”.

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L’unico impedimento potrebbe essere legato alle previsioni meteorologiche non proprio positive.

In queste ultime ore anche all’interno de L’Ostello di Campo Imperatorte e nel Rifugio Fontari fervono gli ultimi preparativi. Così come nel complesso la Villetta di Fonte Cerreto dove domani mattina si riaprirà dopo i lavori di ristrutturazione.

Le regole dello sci: green pass, mascherina obbligatoria sugli impianti di risalita e capienza ridotta all’80 per cento in funivia.

A partire da domani anche per lo sci servirà il green pass. Per chi non è vaccinato c’è l’obbligo di tampone molecolare negativo valido per 72 ore. Le regole sono quelle che già valgono per i trasporti a lunga percorrenza e per i luoghi pubblici.
Ovviamnte in zona rossa gli impianti sono chiusi per tutti, non scia nessuno, né chi ha il green pass rafforzato, né chi ha il green pass base. In zona bianca e gialla si scia esibendo un green pass base. In zona arancione, solo i vaccinati e i guariti dal covid possono godersi la montagna e quindi solo chi ha un super green pass.
Il protocollo individua principi generali e le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 per la ripresa delle attività per gli sciatori non agonisti e amatoriali, all’interno di stazioni, aree e comprensori montani nella stagione invernale 2021-2022 allo scopo di «garantire al contempo sia la sicurezza dei lavoratori sia degli utenti».
Secondo il documento firmato per l’accesso agli impianti sarà necessario possedere la certificazione verde Covid 19 «secondo le regole della normativa vigente». Fino al compimento del dodicesimo anno di età, il green pass non sarà obbligatorio, «salvo eventuali diverse disposizioni di legge».
Si punta a «favorire il più possibile» la vendita on line per gli skipass in modo che ogni stazione possa «meglio gestire gli accessi degli utenti giornalieri e non, in base alle caratteristiche» di ogni comprensorio. All’interno delle aree sciistiche «dovranno essere creati dei percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro». Prevista la presenza di personale che regoli i flussi per ridurre assembramenti e occasioni di contatto, oltre a segnaletica e cartellonistica informativa multilingue.
Le biglietterie dovranno essere munite di schermi protettivi o di separatori fisici tra operatori e clienti, favorendo modalità di pagamento elettroniche. Il personale addetto all’accoglienza o all’avvio degli impianti dovrà indossare mascherine chirurgiche o superiori. Mascherine obbligatorie anche per gli utenti negli spazi comuni e sugli impianti di risalita, per i quali sono stabilite le capienze: 100 per cento per le seggiovie (ma limitata all’80 per cento se utilizzate con chiusura delle cupole paravento) e ridotta invece all’80 per cento per cabinovie e funivie che, durante la fase di trasporto dei passeggeri, dovranno essere aerate mantenendo i finestrini aperti.

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