Reddito di cittadinanza, non solo “furbetti”

Non esistono solo i “furbetti del reddito di cittadinanza”, ma anche cittadini perbene. Una bella storia che viene da L’Aquila, per la rubrica Dillo al Capoluogo.
E se proprio pochi giorni fa le Fiamme Gialle a Messina hanno sequestrato 817 mila euro a 110 cittadini stranieri che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto, a L’Aquila una mamma ha deciso di smettere di prenderlo, appena trovato il lavoro, nonostante le fosse stato comunicato di averne diritto, in base all’Isee, almeno fino a gennaio 2022.
Si tratta di una giovane mamma che ha scelto di raccontare la sua storia alla redazione, tramite la rubrica Dillo al Capoluogo. Una storia semplice fatta di onestà e di voglia di fare. La donna ha deciso di restare anonima, per tutelare la privacy dei figli minorenni.
Si tratta di una giovane mamma, sposata e madre di 2 bambini. Si era trovata nella necessità di chiedere il reddito di cittadinanza quando il marito ha perso il lavoro.
L’uomo, operaio qualificato, lavori da anni nella ricostruzione e, purtroppo, ha perso il lavoro quando l’azienda che lo aveva assunto è fallita.
“Non prendeva lo stipendio da mesi – racconta la donna al Capoluogo – io mi arrangiavo come potevo, ma i soldi non bastavano mai. Abbiamo chiesto il reddito davvero come ‘ultima spiaggia’, perchè in famiglia siamo abituati da sempre a rimboccarci le maniche e non a fare i parassiti”.
Per qualche mese, una volta ottenuto il reddito, la famiglia ha ricominciato a respirare, potendo così pagare tranquillamente le bollette e fare la spesa senza far mancare ai bambini il necessario.
Dopo l’estate, finalmente sono stati esauditi i desideri di questa giovane coppia: sia la donna che il marito hanno trovato lavoro.
“Mio marito è stato assunto a tempo indeterminato in una nota impresa edile della città e io ho trovato lavoro con un regolare contratto. Subito dopo abbiamo comunicato al patronato la nostra situazione e ci è stato detto che potevamo continuare a prendere il sussidio per dicembre e gennaio”.

“Non ho voluto perchè adesso non ci manca niente: possiamo contare sui soldi frutto dei nostri sacrifici, senza stare alle spalle dello Stato”.
“L’unica speranza adesso è che quello che non prendiamo noi, pur spettandoci, finisca a qualcuno che ne abbia davvero bisogno. Siamo gente perbene e non avremmo mai toccato una spilla di più di quello che ci spetta. Certo, se dovessimo perdere di nuovo il lavoro, faremo di nuovo la richiesta. È stata una misura importante che ha impedito, durante il lockdown soprattutto, che le situazioni più fragili esplodessero in tutta la loro gravità”.
Infatti, con il Dl Sostegni, il governo Draghi ha introdotto una novità sul reddito di cittadinanza: la sua sospensione in caso si intraprenda un’attività lavorativa a termine, e la sua ripresa a conclusione del contratto. Questa novità introdotta, però, non è strutturale, ma vale solo per questo 2021, salvo proroghe successive.
In questo modo il reddito di cittadinanza diventerà simile alla NASpI che viene sospesa quando si trova un nuovo lavoro e riprende a partire quando cessa il nuovo lavoro. Con questa integrazione, si spera che il reddito di cittadinanza non rappresenti un disincentivo all’avvio di un’attività lavorativa.
Dillo al Capoluogo è la rubrica attraverso la quale potete fare gli auguri ai vostri cari. Ma potete anche raccontarci tutto quello che non va o il vostro punto di vista. Scriveteci a ilcapoluogo@gmail.com oppure su WhatsApp (392 6758413) o ancora tramite la pagina Facebook.