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Luigi D’Eramo verso le elezioni dell’Aquila: con Biondi contro un centrosinistra spaccato

Luigi D'Eramo ospite di Grandangolo. L'intervista: dalla situazione in casa Lega, alle elezioni comunali L'Aquila 2022. Cosa sta succedendo alla Lega Abruzzo?

Luigi D’Eramo, coordinatore regionale della Lega, sotto la lente di Grandangolo. L’intervista a cura del direttore David Filieri: dalla situazione in casa Lega, alle elezioni comunali L’Aquila 2022. Cosa sta succedendo alla Lega Abruzzo, dopo i molti addii che si sono susseguiti nell’ultimo mese?

Luigi D’Eramo: “Non sta succedendo assolutamente nulla. La Lega Abruzzo gode di ottima salute e di consensi, ulteriormente certificati nelle ultime elezioni comunali. Siamo il partito che ha portato all’elezione il maggior numero di amministratori nell’ultimo appuntamento elettorale, circa 40. Gli abruzzesi, credo, sono interessati a cosa fa la Lega, non a chi entra e chi esce. Lasciamo i giochi di palazzo e la costruzione di percorsi alternativi agli appassionati della materia. Ma, mentre accade tutto ciò, noi facciamo parlare i fatti: come la realizzazione della rete ospedaliera – provvedimento atteso da 30 anni – il finanziamento per frenare la perdita delle risorse idriche, stiamo facendo interventi importanti sul terzo settore e sulla formazione… potrei citare tanti ulteriori provvedimenti che arrivano da nostri esponenti in regione. La Lega porta all’approvazione circa 4 provvedimenti a settimana. Poi, chi non si riconosce nella politica della concretezza è libero di fare tutte le scelte che ritiene opportune“. 

Questa l’intervista all’onorevole Luigi D’Eramo

Luigi D’Eramo si è espresso sui rapporti tra esponenti del partito a livello nazionale.

La Lega è un partito compatto, c’è perfetta sintonia tra i dirigenti federali. Come partito esprimiamo i tre migliori ministri dell’attuale compagine di Governo. Ma è chiaro che c’è tutto un mondo che tenta di frenare l’ascesa della Lega e spesso trapela un racconto, anche giornalistico, che non risponde alla verità. La realtà è che ogni iniziativa che la Lega porta in Parlamento proviene da un input preciso del suo leader, Matteo Salvini. Esordisce così l’onorevole Luigi D’Eramo, ai microfoni del Capoluogo, in merito alla situazione interna e nazionale della Lega. E aggiunge “non esiste alcun dualismo interno tra Giorgetti e Salvini. Ma si tende, in ogni circostanza, a danneggiare la Lega”.

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E i rapporti con il Pd? 

“C’è un programma di Governo e ci stiamo attenendo a quello. Questo Governo è nato per gestire la ripartenza post emergenza e la Lega ha i suoi pezzi forti nell’esecutivo. Oggi, se non ci fosse la Lega al Governo probabilmente avremmo: la patrimoniale, porti aperti a 360 gradi, la legge ‘follia’ sulle pensioni. Grazie alla presenza del nostro Partito invece tutto questo non è accaduto”. 

Quali sono, invece, i rapporti con Fratelli d’Italia?

“Noi abbiamo deciso di aderire ad un Governo di larghe intese perché sentivamo la necessità di fare qualcosa per il Paese, nella fase di emergenza e di ripartenza post pandemica. È anche un discorso di sensibilità e di responsabilità. Sappiamo, però, che sarà una fase di transizione: bisognerà portare a termine il programma di Governo. Noi vogliamo continuare a lavorare per l’Italia e per gli italiani. Chiaro che, per quanto ci riguarda, l’unità del centrodestra è un valore insostituibile e con Fratelli d’Italia collaboriamo tutti i giorni, con l’obiettivo di arrivare ad un Governo, appunto, di centrodestra“. 

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Inevitabile parlare delle prossime elezioni dell’Aquila.

C’è massima condivisione rispetto alle scelte che abbiamo sempre portato avanti. Ovviamente, ci sono stati momenti di confronto interni alla coalizione, ma è normale, trattandosi di un contesto dinamico, in cui proviamo a migliorarci sempre. L’amministrazione di Biondi è stata ottima e sono assolutamente sicuro che la sua ricandidatura ha tutte le carte per risultare nuovamente vincente. Ora, dobbiamo continuare a lavorare in perfetta sintonia con il Governo regionale e nazionale. Il centrodestra aquilano in questi 5 anni ha dimostrato equilibrio e senso di responsabilità”. 

Difficile, invece, fare pronostici su chi sarà il candidato del centrosinistra. “vedo un centrosinistra in difficoltà, rispetto a quella che dovrebbe essere la visione alternativa della città rispetto a quella che offriamo noi. Non giudico i nomi che circolano, sono più interessato a un confronto sui programmi elettorali”. 

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