Bollette gas, la stangata che ucciderà le piccole imprese

13 dicembre 2021 | 07:25
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Bollette gas, la stangata che ucciderà le piccole imprese

Bollette gas: stangata per le piccole imprese. Lo sfogo di un imprenditore aquilano nel campo della ristorazione. “Ci stanno prosciugando”.

“Così si uccidono”: sono disperati gli imprenditori aquilani del campo della ristorazione, dopo l’arrivo delle ultime bollette del gas.

“Abbiamo pagato oltre 1200 euro solo per il mese di ottobre senza aver acceso praticamente ancora nulla e adesso, a fine anno, si stanno toccando picchi assurdi. Aspettiamo l’ultima bolletta con ansia, sapendo già che sarà una vera e propria stangata”, spiega al Capoluogo uno di loro.

L’allarme del ristoratore segue le ultime stime di Nomisma secondo le quali, senza interventi del governo, dal primo gennaio 2022 le bollette del gas aumenteranno del 50%, mentre quelle dell’elettricità subiranno un rialzo compreso tra il 17 ed il 25%.

Incrementi che si aggiungono al +42,6% fatto segnare dal gas negli ultimi sei mesi ed al +31,9% dell’energia elettrica. Tradotto in cifre significa che nell’arco di un anno una famiglia italiana arriverà a pagare in tutto 3.368.

Stessa situazione anche per utenze “business” in uso ai ristoratori ad esempio. “Praticamente un locale tipo il mio (un ristorante)consumerebbe come se fosse una fabbrica a pieno titolo. Impensabile pensare di restare aperti così, contando che sono aumentati e stanno aumentando anche i costi per le materie prime”.

Per le piccole imprese italiane, (fonte www.pmi.it) tra l’altro, le tariffe luce e gas sono già molto pesanti, ben più alte rispetto a quelle versate dalle grandi aziende. Un divario concreto che vede le prime pagare il doppio delle seconde per quanto riguarda le bollette relative all’energia elettrica, mentre per il gas l’aumento è pari al 178%. A mettere nero su bianco questi dati è l’Ufficio Studi della CGIA:

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Nella bolletta energetica, le piccole imprese pagano mediamente 151,4 euro ogni 1.000 kWh consumati (IVA esclusa) contro i 77 euro ogni 1.000 kWh delle grandi industrie;
per il consumo di gas, il costo medio per le piccole aziende è di 59 euro ogni 1.000 kWh (Iva esclusa), mentre per le grandi imprese la una tariffa media è di 21,2 euro ogni 1.000 kWh.

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“Ci stanno fiaccando con degli aumenti spropositi, avevano parlato di tagliare l’1 o il 2 per cento delle tasse quando è aumentato quasi del 40 per cento il costo del pane e della pasta”, chiarisce l’imprenditore.

Ci viene detto di adeguare i prezzi, ma non si può fare: un primo non può costare come un piatto di carne o di pesce e non recuperi nulla aumentando di 10 centesimi il caffè. Poi, come esci fuori, costa tutto di più: la benzina, i trasporti… In sostanza non si può portare avanti un’attività dopo che in un mese sei stato letteralmente prosciugato dalle utenze, dagli affitti, dal costo delle materie prime”.

Materie prime, che in alcuni casi diventano quasi “irreperibili”.

“Non c’è la scelta di prima, alcune cose non le trovi se non a prezzi allucinanti. I fornitori stessi cercano di non fare troppo magazzino per rischiare di avere dell’invenduto”.

“Così rischiamo davvero di scomparire: non si muore solo di Covid, ma la pandemia ha generato una crisi davvero senza precedenti, dalla quale, di questo passo, sarà praticamente impossibile uscirne”, è l’amara conclusione.