L’Aquila nella classifica del Sole24Ore, dal rugby alla fibra

13 dicembre 2021 | 14:32
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L’Aquila nella classifica del Sole24Ore, dal rugby alla fibra

Qualità della vita 2021 per IlSole24Ore, la provincia di L’Aquila a metà classifica. Buoni gli indicatori relativi a sport, istruzione e qualità dell’aria.

“Il progressivo superamento della crisi pandemica rilancia altre città metropolitane. Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°. Bari (71ª) e Napoli (90ª) guadagnano entrambe due posizioni”. È il quadro tracciato dalla classifica stilata da IlSole24Ore sulla qualità della vita nelle province italiane che torna a premiare la provincia di Trieste. A farla da padrone, quindi, i servizi, che nelle metropoli naturalmente abbondano, rispetto a territori più isolati. Per il resto, una bassissima concentrazione di PM10 nell’aria e buoni piazzamenti per quanto riguarda sport e formazione assegnano alla provincia di L’Aquila la metà classifica (62° posto). I risultati migliori, come detto, la provincia aquilana li raggiunge in qualità dell’aria, sport e formazione: da registrare infatti un 1° posto per la scarsa presenza di PM10 nell’aria, 11° posto per il rugby, 12° per formazione per lo sport, 14° per gli sport invernali, 21° per sport, turismo e natura, 16° per i laureati tra i 25 e i 29 anni. Buone posizioni anche per quanto riguarda la presenza di geriatri (4° posto) e pediatri (28°), speranza di vita a 65 anni (36°) e altri indicatori, quali la presenza di biblioteche (16°).

Per il resto, gli indicatori della classificano stabilizzano la provincia di L’Aquila a metà classifica, anche se non mancano le note dolenti, a partire dalla copertura relativa alla fibra sul territorio. Altre criticità le isole pedonali (ancora troppo poche), quoziente di nuzialità (pochi matrimoni) e altri fattori che hanno determinato la classifica, che – ancora una volta – premia il Nord Est, con la provincia di Trieste “già salita negli ultimi due anni”  che “oggi conquista anche il primato nell’indice tematico di «Cultura e tempo libero», arriva seconda in «Affari e lavoro» e quarta in «Ambiente e servizi». Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto. Tra le prime dieci si incontrano sette province del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne, l’indice presentato per la prima volta quest’anno per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia”.

Determinante per la formazione della classifica che coinvolge anche la provincia di L’Aquila, novanta indicatori divisi in sei gruppi: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

Le novità del 2021: “Di solito l’indagine della Qualità della vita, pubblicata alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Anche quest’anno, però, sono stati raccolti alcuni parametri aggiornati al 2021 (a metà anno, se non addirittura a ottobre) con l’obiettivo di tenere conto della recente ripresa post 2020. Le sole performance dell’anno scorso, infatti, sarebbero risultate superate dall’evoluzione della crisi pandemica e avrebbero restituito solo la fotografia di un anno molto particolare condizionato dalle rigide misure restrittive introdotte per contenere i contagi da Covid-19. Così, nell’indagine quest’anno si contano ben 28 indicatori su 90 riferiti al 2021. Nell’indagine 2021 sono presenti una decina di “indici sintetici”. Si tratta di indici che aggregano più parametri in determinati ambiti, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, l’indice della qualità dell’aria “estratto” da Ecosistema urbano di Legambiente, l’IcityRank di Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani.
Anche quest’anno vengono introdotti nel panel dati nuovi per poter interpretare meglio l’attualità e includere particolari aspetti che oggi incidono sul benessere della popolazione. Tra questi, ad esempio, il numero di farmacie ogni mille abitanti, che in queste ore, con i tamponi rapidi, rappresentano un servizio sanitario di prossimità cruciale. Oppure gli infortuni sul lavoro, l’affollamento degli istituti di pena, i farmaci per la depressione, gli esposti per inquinamento acustico e l’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile. Gli indicatori che misurano i livelli di istruzione della popolazione, infine, sono stati spostati nella categoria «Demografia, società e salute» per lasciare più spazio ad alcuni dati climatici ed ecologici in «Ambiente e servizi»”.

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