Dipendenze Patologiche Aspetti Pratici, terapie ed esperienze: il nuovo libro del dottor Massimo Persia

Fuori dall’incubo. Un incubo chiamato dipendenza. Con “Dipendenza Patologiche, Aspetti Pratici”, il terzo libro di Massimo Persia, un viaggio nell’universo della dipendenza, dal gioco alla droga, fino ai farmaci per i pazienti oncologici in terapia
Le dipendenze, vecchie e ‘nuove’ – dalla droga al gioco – le terapie per affrontarle e il pericolo dipendenza dai farmaci per i pazienti oncologici. Sintomi, paure ed esperienze vissute sul campo, quello in cui la lotta alle dipendenze è andata avanti, lavorativamente parlando, per una vita intera. C’è tutto questo nel terzo libro del dottor Massimo Persia, “Dipendenze Patologiche Aspetti Pratici”, che apre ai suoi lettori e alla realtà degli addetti ai lavori il mondo delle logiche che sono alla base della piaga della dipendenza.
Massimo Persia è un noto Tossicologo, Ginecologo, già Responsabile di Uos e Uosd Serd Tivoli – Guidonia ASL Rm 5 dal 2004 al 2020 (3.2.2020), già medico a tempo indeterminato sempre presso Serd ASL Rm 5 dal 1987 al 2003. Ha conseguito l’idoneità a Direttore Uoc Distretto di Rieti – Antrodoco (2020) ed a Direttore Uoc Serd Dp ASL Bologna (2021). Proprio il Serd Tivoli Guidonia ha avuto il privilegio della visita del ministro Dadona, il giorno precedente la Conferenza di Genova sulla droga.
Nel libro Persia, in veste di autore, ci conduce in un viaggio diviso in tre parti, tutte connesse ai vari tipi di dipendenza esistenti e studiati.
Nella prima parte spazio ai farmaci etici (come gli oppioidi di sintesi) con la rotazione terapeutica che prevedono: sia per quei pazienti affetti da dolori oncologici – per evitare la dipendenza iatrogena, che porta il paziente a dipendere esclusivamente da quei farmaci somministrati nel corso delle terapie – sia per i pazienti neotossicomani, che vorrebbero uscire dall’abuso.
Quindi si passa al trattamento della dipendenza “da benzodiazepine e, nello specifico, al metodo Gerra. Per proseguire con il nuovo trattamento TMS, cioè la Stimolazione magnetica transcranica. Metodo utilizzato per combattere la dipendenza da cocaina”.
Non solo, però, perché esiste anche “la dipendenza estetica, chiamata Dismorfofobia”, che trova spazio nella pagine del libro di Massimo Persia, “fino alle dipendenze sociali: dal gioco d’azzardo alle NPS, nuove sostanze psicoattive, come i catinoni sintetici, i cannabinoidi sintetici e il doping”.
Nella seconda parte, il capitolo dedicato al Management sanitario, per Direttori Uoc Ser.D e Distretto per medici ed altre figure professionali.
Infine, un breve report su antropologia della salute e archeologia delle droghe.
Un libro destinato ad un pubblico vasto, come spiega il dottor Persia “dagli operatori dei Servizi delle Dipendenze Patologiche, agli aspiranti Dirigenti farmaco-tossicologi o a coloro che prestano servizio presso le strutture sanitarie del servizio sanitario nazionale, oltre a tutti quei medici e altre figure professionali che auspicano ad incarichi di Direttori di Unità operative Complesse (UOC).Per concludere, ad ogni lettore e lettrice diversificati che desiderano un approfondimento a tutto campo”.
In appendice, la casistica clinica in base all’esperienza pionieristica dell’autore.
“Sentiti ringraziamenti – sottolinea il dottore Persia, nuovamente nella veste di autore dopo “Tossicodipendenze 2.0” e “Quando arriva Lunedì” – vanno ad alcuni miei collaboratori, come il Prof. Pierpaolo Aragona, il Dott. Carlo Castelfranchi , l’Ing. Tonino Valeriani, il Sg.Massimo Mattioli. E ancora a mia figlia Maurizia Martina Persia (Archeologa) e all’editore Marco Petrini. L’opera vuole essere un libro non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per un pubblico curioso e certamente un regalo gradito per il prossimo Natale”.