Green pass, chi controlla sui bus?

Dillo al Capoluogo: niente controlli Green pass su un bus Roma-L’Aquila. La segnalazione. “Ci imponete un obbligo, ci sanzionate se non lo rispettiamo, ma nessuno vigila”.
Dall’entrata in vigore del super Green pass dallo scorso 6 dicembre, è diventato obbligatorio avere la certificazione verde “base” anche per i mezzi urbani come bus e metro. In questo caso, un lettore, ha riscontrato la mancanza dei controlli su un autobus che da Roma stava venendo a L’Aquila.
“Non mi è stato chiesto il certificato, ma solo il biglietto. Allora ho chiesto spiegazioni all’autista che mi ha risposto che non può controllare tutte le persone che salgono e che scendono e che ci penseranno le forze dell’ordine nei controlli a campione. Questo non è giusto perchè se c’è un obbligo ci deve essere anche chi controlla che sia rispettato”.
“Tra l’altro, l’obbligo di green pass per i mezzi pubblici urbani comporta una spesa di circa 90 al mese per esempio per gli studenti che ancora non sono vaccinati. A questo punto mi chiedo: chi è deputato al controllo dei certificati sui mezzi pubblici?”.
Per chi è sorpreso senza certificato nei luoghi dove è obbligatorio, rischia una sanzione che va dai 400 ai 1000 euro. Proprio pochi giorni fa, un passeggero è stato multato su un autobus della tratta L’Aquila Pizzoli perchè sprovvisto.
E per alcune categorie, come ad esempio i ristoratori, il mancato controllo del certificato è davvero penalizzate: oltre la sanzione fino a mille euro, dopo tre multe in tre giorni differenti può scattare anche la chiusura del proprio locale per una durata di dieci giorni.

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