Aree interne Abruzzo, assegno figli da 2500 euro e a chi si trasferisce: chi può richiedere i contributi

15 dicembre 2021 | 09:53
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Aree interne Abruzzo, assegno figli da 2500 euro e a chi si trasferisce: chi può richiedere i contributi

Aree interne, il Consiglio regionale d’Abruzzo approva il disegno di legge a sostegno della popolazione dei piccoli comuni di montagna

Nella seduta di ieri pomeriggio il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge n. 148/2020, recante “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”, attraverso un assegno figli e sostegno alla residenzialità.

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Con il provvedimento si prevede un assegno di natalità, quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna. Inizialmente erano 90 i Comuni interessati dal progetto di legge, ma successivamente sono diventati 166 con l’approvazione di un emendamento ad hoc. Al momento la dotazione finanziaria è di 2,5 milioni di euro, di cui 1,5 per l’anno 2022 e 1 per il 2023.

Passato anche l’emendamento che dà indirizzo alle Asl affinché modifichino, per i Comuni montani, i parametri, in particolar modo quelli legati al numero di bambini e ragazzi residenti, che determinano la carenza o meno di un ambito distrettuale costituito per l’erogazione delle prestazioni della pediatria. Un altro, invece, dà la possibilità ai Comuni montani di promuovere intese con le Asl per mettere a disposizione locali in cui erogare le prestazioni specialistiche e ambulatoriali dei pediatri, attualmente forniti solo nelle sedi distrettuali.

Aree interne, sostegno ai residenti dei piccoli comuni di montagna e assegno figli: chi può richiedere i contributi.

L’assegno viene corrisposto per dodici mensilità fino a un massimo di 2.500 euro annui, in favore dei nuclei familiari al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino tre anni di età.

Inoltre è previsto un contributo pari a 2.500 euro annui, in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano nelle aree interne della Regione Abruzzo e a mantenerla per almeno tre anni, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite.

Nello specifico, la misura si riferisce ai Comuni classificati montani sulla base dei dati Uncem con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti nei quali è stato registrato nell’arco degli ultimi 5 anni un calo demografico superiore alla media regionale. Previsto uno stanziamento di 1.500.000 euro per l’esercizio 2022 e 1.000.000 di euro per l’esercizio 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui.

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