Americo Di Benedetto verso L’Aquila 2022 “Nessun passo indietro, studiamo come vincere le elezioni”

17 dicembre 2021 | 19:21
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Grandangolo ospita Americo Di Benedetto. L’intervista del direttore David Filieri. Sono vere le indiscrezioni su una sua rinuncia alla candidatura a sindaco? “Non siamo arrivati a questo punto. C’è un dibattito forte in corso, potrebbero emergere altri profili”. 

Torna Grandangolo, l’approfondimento politico del Capoluogo, con l’intervista al consigliere regionale Americo Di Benedetto. Il consigliere ha parlato della situazione del governo nazionale, di Europeismo e, logicamente, del prossimo appuntamento elettorale per le amministrative dell’Aquila.

Come vede e considera l’attuale situazione governativa?

“Politicamente vedo ciò che vediamo tutti, l’esigenza di dover restare insieme per le contingenze del periodo, per poter sfruttare le risorse messe a disposizione dall’Europa e per proseguire nel delicato percorso di ripartenza a cui siamo chiamati. Questa situazione, immagino, si protrarrà e avrà delle inevitabili conseguenze sulla politica del nostro Paese. Si parla, oggi, di un grande Centro e moderati…ma vedo il discorso un po’ forzato rispetto al momento che viviamo. Credo, invece, si debba parlare di equilibrio e predisposizione al governo. E mi auguro si possa trattare di buon governo”.

Si parla di anti europeismo. Forse, in parte, forzando il concetto e accusando di anti europeismo chi in realtà non condivide alcuni aspetti specifici o decisioni dell’Unione Europea. È così?

“Quello che noto è che dopo l’emergere della pandemia, anche i più freddi verso l’Europa si sono riavvicinati all’idea di europeismo, probabilmente in considerazione delle ingenti risorse messe a disposizione degli stati membri, nell’ambito delle situazioni emergenziali affrontate. Prima c’erano maggiori battaglie politiche, oggi al massimo si può parlare ditenuta del sistema democratico“. 

Cosa pensa del sistema Abruzzo, anche alla luce dell’emergenza affrontata? 

“Innanzitutto ho una percezione politica in merito, vedendo in maniera stridente che questa Regione abbia un’espressione politica che non rappresenta (o non rappresentava) la maggioranza politica voluta dalla popolazione, con i consensi guadagnati dalla Lega. Certo è che il partito del Presidente della Regione è cresciuto nel tempo. Ci sono da considerare, poi, le varie vicissitudini, i cambi di posizione. Vedo, attualmente, un imbavagliamento di una forza politica forte che ha trovato difficoltà a poter emergere. E a risentirne sono coloro i quali non hanno un ruolo. L’opposizione, invece, fa l’opposizione: ma si è ritrovata una sorta di condanna politica. Sembra vigere davvero il principio dell’alternanza. Noi siamo il risultato della sconfitta del Governo precedente e del suo sistema e stiamo cercando di recuperare“. 

Parliamo del prossimo appuntamento elettorale L’Aquila 2022. Qual è la sua posizione? Lei è una delle probabili figure candidati alla corsa elettorale: il suo gruppo ha chiesto con forza una sua candidatura, ma non abbiamo colto sue risposte. Il suo silenzio, inoltre, è accompagnato da voci che riferiscono di un suo passo indietro, una sua ‘rinuncia’ alla candidatura. Cosa c’è di vero?

“Ho ricevuto affetto e vicinanza per un’eventuale corsa alle elezioni, ma tutto ciò sarebbe poca cosa per una competizione elettorale. Il messaggio del gruppo de Il Passo possibile è stato ponderato su riunioni e analisi fatte, analizzando le potenzialità di poter contendere la carica di sindaco a Biondi.Poi, le prime mosse sono arrivate dal PD, che ha voluto – in maniera discreta – confrontarsi con la segreteria del Passo possibile. C’è stato un confronto a cui io non ho partecipato. Il dibattito, ovviamente, è andato e va avanti e la parte politica del Passo possibile ha deciso di interloquire singolarmente e riportare le proprie posizioni. Stiamo cercando di capire le idee comuni per costruire un percorso, al fine di trovare un punto di sintesi, senza elementi precostituiti, ma ragionando anche sulla nostra forza. Il ragionamento è finalizzato a creare una realtà che si ponga come alternativa al governo della città: il mio personale punto di vista è che si possa puntare su una formazione che si ispiri alla piattaforma nazionale, che ne abbia cioè la stessa impostazione, con linee strategiche ben precise. Comunque non c’è nessun tipo di accordo in merito a mie ipotetiche rinunce: non faccio accordi di questo genere”.

Se il Pd dovesse scegliere una persona diversa da lei, Americo Di Benedetto andrà avanti da solo?

Questo non rientra tra gli argomenti di discussione. Al momento si discute su quale sia la strategia migliore per arrivare a vincere le elezioni dell’Aquila. Un elemento di approfondimento e riflessione. Ci sono profili, ma potrebbero esserne individuati altri. Il dato di fatto è che oggi ci sono candidati che hanno mostrato disponibilità alla candidatura, ma i gruppi non si sono espressi. Il dibattito interno è molto acceso e sta continuando costantemente”.