Addio ad Antonio Falconio, ex presidente della Regione Abruzzo

22 dicembre 2021 | 22:46
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Addio ad Antonio Falconio, ex presidente della Regione Abruzzo

É scomparso Antonio Falconio. Originario di Navelli, giornalista Rai, è stato dal 1995 al 2000 presidente della Regione Abruzzo.

Antonio Falconio era nato a Navelli, giornalista professionista, prima di diventare governatore dell’Abruzzo ha lavorato per molti anni alla Rai. Per il “Giornale radio” si è occupato di politica interna, economica e delle tribune politiche.

Con lui, insieme alla scomparsa di Giovanni Pace, avvenuta nel 2018, si chiude un capitolo importante della storia della politica regionale abruzzese.

Aveva cominciato la sua carriera politica con la Dc, come capogruppo alla Provincia, in Comune e poi al consiglio regionale. È stato vicesindaco dell’Aquila e poi eletto deputato, nel 1979. Con il dissolvimento della Democrazia Cristiana passò al Partito Popolare Italiano, di cui ha ricoperto la carica di segretario regionale.

Nel 1995 è stato eletto presidente della Regione Abruzzo per il centro-sinistra. Nel 2000, al termine del quinquennio di presidenza, si ricandidò ma venne sconfitto dallo sfidante Giovanni Pace del centro-destra.

In segno di lutto oggi le bandiere della Regione Abruzzo saranno a mezz’asta.

Alla famiglia, alla moglie Isabella, ai figli Paolo, Benedetta e Francesca, e  le condoglianze dalla redazione del Capoluogo.

Scomparsa Antonio Falconio: il cordoglio delle istituzioni e della politica

antonio falconio

“Con tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Antonio Falconio, presidente della Regione Abruzzo dal 1995 al 2000. A nome mio e dell’intera giunta regionale esprimo ai suoi familiari il profondo cordoglio per la perdita di una persona che ha saputo condurre un’importante attività amministrativa tesa a fare crescere e a valorizzare la nostra regione”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

SCOMPARSA FALCONIO. IL CORDOGLIO DEL SINDACO DELL’AQUILA

 “A nome della municipalità dell’Aquila e mio personale esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Falconio, già presidente della Regione Abruzzo”. A dichiararlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“Aquilano illustre, uomo di spessore, ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla politica, con passione e vigore. Ai suoi cari, l’abbraccio dell’Aquila”, conclude il primo cittadino del capoluogo d’Abruzzo.

Il cordoglio dell’onorevole dem Stefania Pezzopane che condivise con il governatore Falconio l’esperienza di giunta. 

“Mi ha insegnato tanto, traghettò Abruzzo fuori da Obiettivo 1. Lo conobbi nella campagna elettorale delle regionali del ‘95. L’esperienza straordinaria di Abruzzo Democratico in cui unimmo la sinistra con l’area democristiana e vincemmo le elezioni regionali. Un esperimento politico che poi fu replicato anche altrove. Fu subito stima e simpatia reciproca tra noi. Fui la prima degli eletti in Provincia dell’Aquila e mi nominò assessore all’ urbanistica ed ai Parchi, a fine legislatura mi dette anche la delega alla Cultura”.

Ricorda ancora la Pezzopane: “Fu un’esperienza straordinaria, di messa in campo di idee, rapporti, strategie. Io ero alla mia prima esperienza con funzioni di governo, la più giovane della giunta regionale, mi considerava la mascotte e fu esaltante. Antonio Falconio si fidava di me e mi lasciava fare, creammo molto e lanciammo l’Abruzzo regione dei Parchi e della cultura con tutte le leggi di settore. Ma la sua opera più importante in quegli anni fu ottenere da governo ed Europa il cosiddetto phasing out, ovvero un cuscinetto di risorse per uscire dall’obiettivo 1. Non era stato previsto e l’Abruzzo rischiava, senza paracadute, di non farcela. Purtroppo per poche migliaia di voti la coalizione progressista perse le elezioni. Rimasi delusa quando Falconio ci lasciò, ma poi ci siamo ritrovati ed abbracciati. Questa estate l’ultima volta, sempre con simpatia, a ricordare le nostre interminabili riunioni di giunta regionale, le nostre discussioni proficue. Era un uomo molto colto, prudente, grande mediatore, non accentrava mai, faceva lavorare tutti in serenità. Mi dispiace molto. È stato un uomo importante per l’Abruzzo e per la formazione della mia esperienza amministrativa è stato fondamentale. Condoglianze alla famiglia ed ai tanti amici e compagni di strada”.

SCOMPARSA FALCONIO, CORDOGLIO DELL’ASSESSORE LIRIS

“Profondo cordoglio” per la scomparsa dell’ex presidente della Regione Abruzzo Antonio Falconio viene espressa dall’assessore regionale al Bilancio Guido Liris.

“Politico d’altri tempi, uomo delle istituzioni sobrio ma popolare”, dice Liris, “nonostante le nostre diverse appartenenze, gli va riconosciuto uno stile che oggi purtroppo non appartiene più alla classe dirigente, nella maggior parte dei casi. Originario di Navelli, piccolo comune delle aree interne, ha saputo interpretare i bisogni di una intera regione, quando, tra il 1995 e il 2000 è stato chiamato a guidarla. La sua attività amministrativa è stata tesa a fare crescere e a valorizzare l’Abruzzo nel suo complesso. Esprimo ai suoi familiari il profondo cordoglio”.

“Ieri sera è venuto mancare un caro amico, Antonio Falconio. Inutile ricordare a tutti quanto bravo fosse come giornalista RAI avendo per anni curato il GR2 delle 7,30 (negli anni 80 era l’edizione radio più ascoltata in assoluto in Italia). Poi parlamentare e Presidente della Regione Abruzzo, Antonio fu davvero uno dei migliori rappresentanti della progenie di Lorenzo Natali e della DC in Abruzzo. La sua passione per la politica fu sempre forte quanto la sua signorilità, tanto da trasferire ai suoi amici i migliori valori umani e sociali. Caro Antonio, resterai sempre nei cuori di molti e soprattutto di chi ti ha conosciuto ed apprezzato”, è il cordoglio di Giampaolo Arduini.

NAVELLI: COMMOZIONE PER LA PERDITA DI ANTONIO FALCONIO

Commozione e cordoglio a Navelli per la dipartita dell’illustre concittadino Antonio Falconio. Giornalista professionista della Rai e politico di lungo corso che ha rivestito la carica di presidente della Regione Abruzzo dal 1995 al 2000, lascia un vuoto in tutti quelli che avevano avuto la possibilità di apprezzare le sue qualità umane e professionali.

“Siamo costernati e ci stringiamo alla famiglia del nostro compaesano colpita da un grave perdita. Antonio”, ha detto il sindaco di Navelli Paolo Federico, “era una persona speciale, un amico e un navellese che ha portato in alto l’orgoglio di appartenere a questa terra, un uomo che ha sempre mantenuto alti i valori di democrazia e di libertà, rispettando sempre anche chi non la pensava come lui. Sono convinto”, ha concluso Paolo Federico, “che i suoi insegnamenti, il suo impegno nel portare avanti tante battaglie politiche e le sue capacità professionali, non saranno dimenticate a partire dalla nostra comunità. A nome mio, di tutto il consiglio comunale e per la popolazione di Navelli esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia”.

“Mi addolora la notizia della scomparsa dell’on. Antonio Falconio” scrive Goffredo Palmerini. “Oltre al rapporto di amicizia che ci ha sempre legato, voglio ricordarne le qualità di politico e di amministratore pubblico. Lo ammiravo, quando lo ascoltavo parlare nell’aula consiliare di Palazzo Margherita, consigliere comunale poi vicesindaco nell’Amministrazione guidata da Tullio de Rubeis (1970-75). Un eloquio fluente, forbito, colto, con sprazzi dialettici di rara suggestione. Nato nel 1938 a Navelli, si era laureato in Scienze politiche e nel 1966 era diventato giornalista professionista, lavorando per diverse testate nazionali prima di entrare in Rai. La sua formazione politica e ideale l’ha vissuta nella Democrazia Cristiana. Lorenzo Natali, allora all’apice delle sue responsabilità nel Governo del Paese, lo ebbe stretto collaboratore, proponendolo a L’Aquila e in Abruzzo come una promessa per la vita politica e istituzionale, così come era stato per Romeo Ricciuti. Falconio mise subito in mostra le sue qualità politiche e dialettiche nei Consigli Provinciale, Comunale e poi Regionale, nelle funzioni di Capogruppo consiliare Dc. Nel 1979 fu eletto alla Camera dei Deputati ed operò per l’intera legislatura fino al 1984. Successivamente ricoprì incarichi in Enti nazionali del settore agricolo. Con la fine della DC, nel 1994, scelse di aderire al Partito Popolare, che del cattolicesimo democratico ereditava la storia, e nel 1995 fu candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Con una lucida visione progettuale guidò la Regione dopo una difficile congiuntura politica, con importanti risultati per la comunità abruzzese, anche se, ricandidato nella consultazione elettorale del 2000, non riuscì ad essere confermato, cedendo la guida della Regione a Giovanni Pace. Antonio Falconio è stato un esempio di politica alta, non gridata, fortemente dialogante. La sua mitezza giammai poteva essere scambiata per arrendevolezza di valori, che anzi affermava assai efficacemente grazie alla fecondità del pensiero, alla ricchezza del linguaggio, alla chiarezza nella comunicazione, al carisma che sempre esercitava nelle assemblee istituzionali, negli incontri pubblici, con i mezzi d’informazione. L’ho stimato ed apprezzato per la sua bonomia, per il garbo e il tratto amichevole che sapeva conservare con ogni interlocutore. L’Aquila e l’Abruzzo possono essergli grati per il servizio che ha reso alla comunità aquilana e regionale. Una bella persona davvero Antonio Falconio, ne conserverò per sempre un buon ricordo”.